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Giovedì 21 aprile 2022 Sant’ Anselmo d’Aosta vescovo e dottore della Chiesa 1033 – Canterbury, Inghilterra, 1109

Vangelo secondo Luca 24,35-4

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

IL PESCE ARROSTITO

Quanto è concreto e reale il corpo di Gesù risorto? Il corpo nato da Maria, cresciuto nella bottega di Giuseppe, protagonista di miracoli, crocifisso sul Calvario. Nella risurrezione diventa un corpo ‘spirituale’: pervaso di Spirito Santo. Mentre vive in questo mondo, ha già le caratteristiche dell’altro mondo. Entra a porte chiuse, appare come un fantasma, ma mostra carne e ossa, mani e piedi, mangia una porzione di pesce arrostito. Quando lascerà questa terra per il cielo, non avrà neanche più bisogno di pane e pesce.