L’ARTE COMMOSSA DAVANTI ALLA CROCE
Quanti sono nel mondo e nella storia i crocifissi scolpiti, dipinti, disegnati? Quante le musiche della Passione e dello Stabat Mater, le poesie, i film degli ultimi giorni di Gesù? Se ne può avere appena qualche saggio, e solo qualche magnifico esemplare può essere citato, suggerito, mostrato. E’ il dono che il numero di aprile di Luoghi dell’Infinito ci offre in alcune succose sintesi. Introdotti da una riflessione e dal racconto di una testimonianza, scorrono le prime pagine che ospitano opere della Collezione d’arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani. Ravasi percorre la letteratura, Timothy Verdon ci introduce nel mistero dell’arte, Antonio Paolucci ci porta a visitare Giotto a Rimini, Andrea Milanesi ci fa riascoltare Pergolesi. Con Maria Crippa andiamo a visitare il ‘Santo Sepolcro’ di Milano, e infine con Alessandro Beltrami saliamo sui monti della Val Badia e del Tirolo, popolati dal crocifisso. Infine un itinerario attraverso il Friuli, con Aquileia, Grado, Cividale, Sesto al Réghena e una visita a vedere le donne di Tiziano nel Palazzo reale di Milano. L’arte si è commossa davanti a Cristo e alla sua croce, e ne ha tramesso la bellezza trasfigurata.
In copertina, un quadro di Emilio Isgrò, "Resurrezione", tecnica mista, 2021, opera inedita dell'artista e scrittore, noto per il linguaggio artistico della "cancellatura". "Si cancella per svelare non per distruggere", come svela appunto questa immagine.
a.b.