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Giovedì 2 giugno 2022, Santi Marcellino e Pietro, martiri m.304

Vangelo secondo Giovanni 17,20-26

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

UNITA’ E FELICITA’

La preghiera di Gesù si allarga nel tempo fino a raggiungere tutti coloro che crederanno attraverso i primi discepoli. Gesù stringe a sé tutti, perché possiamo diventare ‘una sola cosa’ con Lui e partecipare alla sua unità con il Padre. Stretti insieme nel grande Amore che costituisce Dio stesso, immersi nella bellezza e nella felicità. Il cammino che Gesù ha iniziato con i suoi su questa terra, e che nuovamente intraprende nella nostra vita, è l’inizio di questa totale unità e felicità.