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Martedì 14 giugno 2022 – Sant’Eliseo, profeta, m. 790 a.C.

Vangelo secondo Matteo 5,43-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

UN DESIDERIO INFINITO

Ecco la misura che Gesù consegna al nostro vivere: il Padre. Certamente, nessuna persona umana può amare come ama Dio. Ma si dà il fatto che il nostro cuore desidera sempre di più, e anela a una misura infinita, che solo Dio può colmare. Lo verifichiamo proprio nel nostro bisogno di essere amati e nella capacità di amare, che non hanno limiti. Possiamo dunque allargare sempre i confini dell’amare, fino ad abbattere ogni muro d’odio e spegnere ogni proposito di vendetta.