Vangelo secondo Matteo 8,18-22
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
UNA SEQUELA INTERA
Questo vangelo di Matteo riprende quello che è stato proclamato da Luca ieri, domenica, in un contesto diverso. Gesù si pone in modo deciso rispetto a coloro che gli domandano di seguirlo come discepoli. Non si va da Lui mantenendo le proprie misure e le proprie pretese. Per poter accogliere la sua persona, le sue parole, il suo ‘destino’, occorre realmente svuotarsi di sé, per lasciarsi trascinare nella sua avventura e essere riempiti dalla sua potenza di vita.