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Martedì 12 luglio 2022 – San Giovanni Gualberto, abate, Firenze, 985/995 – 1073

Vangelo secondo Matteo 11,20-24

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

GESU’: ACCOLTO O RIFIUTATO?

E noi? Anche noi abbiamo ricevuto la visita di Gesù. Non solo la visita, ma la presenza continua, la parola, l’opera. Quello che Gesù è stato per Corazin (che nel Vangelo quasi non è nominata), per Betsaida, la città di Pietro, Andrea e Filippo, e soprattutto Cafarnao, centro dell’azione di Gesù, da noi è arrivato arricchito dalle opere dei santi, dall’insegnamento dei Papi e dei Dottori della Chiesa, dalla testimonianza semplice e umile di tanti cristiani. Come possiamo tirarci indietro?