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Grandi teologi cristiani: Nicola Cabasilas

Teologia come vita: il dogma dentro l’esistenza

Quando il cristianesimo viene annunciato e vissuto nella sua verità, suscita sempre un fascino. Lo si riscontra nei testi dei Padri della Chiesa, e in tante altre opere successive dell’Occidente e dell’Oriente.  Da qualche tempo gli scritti di un autore di lingua greca, nato a Tessalonica verso il 1320 in un periodo definito come ‘rinascimento bizantino’ e attraversato da una profonda crisi economica e politica, vengono riscoperti al di là della stretta cerchia degli specialisti. Nicola Cabasilas rimase sempre nello stato laicale e in vario modo partecipò alla vita pubblica, in contatto con i personaggi dell’impero bizantino. I suoi scritti sono stati presi in considerazione dal Concilio di Trento fin dalle prime sessioni sull’eucaristia, e in seguito da personaggi come Bossuet. In lingua italiana sono reperibili La vita in Cristo, il capolavoro e una delle maggiori opere della letteratura cristiana; il Commento alla Divina liturgia, che descrive il fondamento sacramentario e in specie eucaristico della vita cristiana; La Madre di Dio, con tre omelie mariane. Vengono presentati in una accurata sintesi in questo prezioso libro di Yannis Spiteris, arcivescovo di Corfù, Zante, Cefalonia, Tessalonica.

Il fondamento della teologia di Cabasilas è la vita di Cristo, che rivela e comunica la vita trinitaria. Cabasilas la vede svolgersi nel cosmo, nella chiesa, nei sacramenti, nella vita umana: una impostazione poderosa che ha al centro Cristo. Nell’incarnazione troviamo la vita di Dio e così Cristo assimila il dinamismo della vita umana al dinamismo della vita divina.  Conseguentemente, Maria madre del Signore rappresenta il punto che rende possibile questa comunicazione di vita e nello stesso tempo il punto massimo di collaborazione alla iniziativa divina. Le creature umane, create fin da principio per giungere a questa pienezza, trovano l’ostacolo del peccato, cioè della propria resistenza e opposizione, vinte dalla partecipazione e immedesimazione al mistero di Cristo. Il Battesimo ci colloca all’interno della vita divina, e l’Eucaristia ci rende partecipi del dinamismo salvifico dell’offerta sacrificale del Signore.

Interessante, anche se piuttosto impervia nell’analisi dettagliata, la dottrina della redenzione, che veleggia tra l’impostazione di Sant’Anselmo liberata dall’eccesso di giuridicismo, e la prospettiva orientale della immedesimazione divina nella potenza di amore che ci salva. I sacramenti, e in particolare l’Eucaristia, sono la concretizzazione esistenziale della salvezza, descritta in tutti i suoi passaggi che sottolineano anche la collaborazione umana.

Nel pensiero teologico di Cabasilas, vengono ‘tradotti’ in maniera esistenziale i due dogmi centrali della fede cristiana, la trinità e l’incarnazione. Ogni moralismo che tende a concentrare l’uomo su se stesso e sul proprio sforzo, viene svuotato, mentre si accentua la dimensione umana del desiderio e della immedesimazione. Le opere di Cabasilas, lette con l’accompagnamento della sintesi del suo pensiero, rappresentano un setaccio che libera la vita cristiana da scorie, la riempie di contenuto, e la lancia verso la pienezza. Si può annoverare Cabasilas tra i grandi teologi perenni della storia della Chiesa, punto di confronto e pozzi di approfondimento per ogni cristiano che voglia rendersi conto del gran dono di vita che gli è stato comunicato.

Yanni Spiteris, Cabasilas, teologo e mistico bizantino, Lipa, Roma 2020.2  pp 176 € 18,00

Angelo Busetto