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Giovedì 25 agosto 2022 – San Luigi IX – San Giuseppe Calasanzio, Spagna 1558-Roma 1648

Vangelo di Matteo 24, 42-51

Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti.

ALLA SUA PRESENZA

Il giorno in cui il Signore viene non è solo quello finale. E’ il giorno che è oggi, è l’istante che viviamo: dentro il compito che ci viene affidato, dentro la circostanza che accade. La Sua visita e la Sua presenza rendono lieta e fruttuosa la vita, donano energia e slancio e schiudono l’orizzonte. Non viviamo solo per noi stessi, non costruiamo una felicità artificiosa. La vita si ridesta e il cammino si riapre riconoscendo la sua presenza nei volti delle persone.