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Venerdì 9 settembre 2022, San Pietro Claver, sacerdote, Spagna 1580 – Colombia 1654  

Vangelo secondo Luca 6,39-42

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

LA VERITA’ DI NOI

Saremo così presuntuosi da immaginare di non aver bisogno di una guida? Così superbi da vedere i difetti altrui senza accorgerci dei nostri? Gesù incide la corazza del nostro orgoglio e ci sospinge a riconoscere il nostro bisogno e la nostra fragilità. Non per umiliarci, ma per la verità che ci rende liberi e alla fine ci attira la stima delle persone. Un esempio clamoroso: papa Luciani, per il quale ‘humilitas’–umiltà, non era solo un motto ma una misura della vita.