Vai al contenuto

4 dicembre 2022. Seconda Domenica di AVVENTO – San Giovanni Damasceno, sacerdote e dottore della Chiesa, 650–749

Vangelo secondo Matteo 3,1-12

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

UN NUOVO GERMOGLIO

Veniamo richiamati e stimolati da un ‘profeta’ come Giovanni Battista, con decisione e asprezza, per raddrizzare il nostro desiderio e la nostra domanda. Che cosa possiamo desiderare e domandare se non Cristo e la sua presenza nella nostra vita? Senza farci vincere dalla presunzione di essere cristiani già a posto (Abbiamo Abramo per padre….); e senza rassegnarci a vivere al ribasso. La nostra fede può rifiorire con un nuovo germoglio nella preghiera, nella familiarità con la parola di Dio, nella compagnia cristiana della Chiesa, nella carità e nella missione.