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Giovedì 12 gennaio 2023, San Bernardo da Corleone, cappuccino, Palermo 1605–1667

Vangelo secondo Marco 1,40-45

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

COME GESU’ SALVA

Si infrangono le barriere: Gesù tocca il lebbroso e lo guarisce. Anzi, lo purifica, cioè gli toglie il marchio che lo escludeva dalla società umana. Gesù non vuole che il fatto venga divulgato perché la sua figura e la sua missione non vengano equivocate: egli non è un guaritore, ma uno che ama profondamente ogni uomo e lo salva. Il procedere della sua vicenda svelerà il senso compiuto di Lui come messia. Occorrerà seguirlo fino alla Croce e alla risurrezione.