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Sabato 28 gennaio 2023 – San Tommaso D’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa – Roccasecca, Frosinone, 1225 – Fossanova, Latina, 1274

Vangelo secondo Marco 4,35-41

In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

CHI E’ DUNQUE COSTUI?

La domanda dei discepoli, in una drammatica traversata, coinvolge anche noi: “Chi è costui?” Comanda ai venti e al mare, guarisce e perdona, risuscita dai morti… Questa domanda di tanti uomini nel corso della storia, trova in Tommaso d’Aquino un discepolo e un maestro. Con l’intelligenza della ragione e con il dono della fede, Tommaso percorre tutta la realtà dell’uomo, pervasa dall’intervento di Dio Creatore e di Gesù Redentore. Entrando nella sua teologia, ci scopriamo nani sulle spalle di un gigante.