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Giovedì 9 febbraio 2023 – Sant’Apollonia vergine e martire, Alessandria d’Egitto, m. 249; Beata Anna Caterina Emmerick vergine, Germania 1774 –1824

Vangelo secondo Marco 7,24-30

In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

 

UNA PAROLA CHE VALE

 

In territorio straniero, Gesù entra in una casa, ma non può rimanere nascosto. Lo raggiunge una donna, straniera lei pure. Un fitto dialogo viene riassunto in due verbi: “Ella lo supplicava – egli le rispondeva”. La donna arriva a ‘sopraffare’ Gesù e una briciola della Sua potenza arriva a sanare la figlioletta. Conclusione: con Dio occorre anche entrare in contesa, come con un amico di cui ci si fida, come con un Padre che ci mette alla prova. Davanti a Lui la nostra parola vale.