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Sabato 18 marzo 2023 – San Cirillo di Gerusalemme, vescovo e dottore della Chiesa, 315 – 387

Vangelo secondo Luca 18,9-14

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

DAVANTI A DIO

E’ facile impersonarsi nella scena. Quante volte ci capita, entrando in chiesa e partecipando alla Messa, di sentire sgorgare dall’intimo giudizi simili a quelli del fariseo? Anche se non in modo così esplicito, ci sentiamo più belli e più giusti di chi ci sta attorno, e ci poniamo davanti a Dio con un carico di pretese. Gesù ci rimette in riga e ci suggerisce l’atteggiamento da avere in chiesa e fuori chiesa: ”O Dio, abbi pietà di me peccatore”.