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13 aprile 2023, Giovedì di Pasqua, San Martino I, papa e martire, Todi, VI sec. – Crimea, 655

Vangelo secondo Luca 24,35-48

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

UN FANTASMA?

Occorre credere ai propri occhi. “Guardate le mie mani e i miei piedi…”, dice Gesù ai suoi, e ‘davanti a loro’ mangia il pesce arrostito. Gesù risorto è una presenza reale.
Quali occhi ci occorrono oggi per non ridurre Gesù a un fantasma, a una fantasia? Abbiamo davanti agli occhi la Chiesa, i santi, i miracoli della carità, le persone che vivono di Lui. Abbiamo davanti agli occhi e nel cuore la nostra miseria sollevata, i nostri peccati perdonati, la nostra giornata salvata…