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Giovedì 25 maggio 2023 – Santa Maria Maddalena De’ Pazzi, Firenze 1566 – 25 maggio 1607

Vangelo secondo Giovanni 17,20-26

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

GESU’ PREGA PER QUELLI CHE NON CREDONO

E’ venuto per tutti, e per questo la sua preghiera prepara la strada dell’incontro per quelli che non credono. Il cuore di Gesù è grande, è divino; abbraccia tutti e tutti vuole riportare all’unità e all’amore del Padre. Ecco perché Gesù si è ‘donato tutto’, in una potenza di amore che invade il mondo. A noi spetta riconoscere questa dedizione e questo amore, lasciandoci abbracciare, per diventare ‘una sola cosa’: ‘io in loro e tu in me’.