Vangelo secondo Matteo 12,1-8
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
LA LEGGE E’ GESU’
La decisione con cui Gesù proclama se stesso ‘più grande del tempio’ e ‘signore del sabato’ è impressionante. Gesù raccoglie e supera leggi e prescrizioni che si erano formate nel procedere della grande storia di Israele con Dio: creazione, alleanza, liberazione dall’Egitto. Tutto ora viene a concentrarsi nella sua persona: la salvezza non viene determinata dal formale attaccamento alla legge, ma dalla fede in Lui, Figlio dell’uomo e punto centrale della storia. Liberi, per aderire a Gesù.