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Venerdì 28 luglio 2023, Santi Nazario e Celso, martiri, Milano 304

Vangelo secondo Matteo 13,18-23

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno»

DI FILARE IN FILARE

La potenza del seme gettato da Gesù viene smorzata, esaurita o moltiplicata, a seconda delle nostra corrispondenza e collaborazione. Non è parola magica, è invece uno sguardo, un invito, un insegnamento, una presenza. Quando accade alla nostra vita, dovrà essere guardata, accolta, vissuta nella disponibilità del cuore. Anche la parola e la presenza del Signore si donano a noi attraverso il riflesso che provocano in altre presone. Così, di filare in filare, il frutto si moltiplica.