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Martedì 1 agosto 2023, Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa, Napoli, 1696 – Nocera de’ Pagani, Salerno 1 agosto 1787; San Pietro Favre, sacerdote gesuita Savoia 1506 – Roma 1 agosto 1547

Vangelo secondo Matteo 13,36-43

In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

ALLA FINE: BENE O MALE

Bellissimo il rapporto di Gesù con i discepoli che lo ascoltano e lo seguono. Gesù risponde alla loro domanda, richiamando l’oscuro protagonista del male, il diavolo, e puntando al momento finale della storia, quando il giudizio sarà chiaro e definitivo per tutti. Il bene e il male che crescono nel mondo, non spariscono nel vuoto del nulla, ma arrivano al giudizio finale, espresso in termini decisivi, che possiamo tradurre come ‘inferno e paradiso’: il male più grande e definitivo; il bene più splendente e appagante.