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Giovedì 3 agosto 2023, Sant’Aspreno di Napoli, primo vescovo di Napoli, sec I-II

Vangelo secondo Matteo 13,47-53

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.

IL TEMPO DEL GIUDIZIO

Bella e realistica l’immagine del regno dei cieli come una pesca di ‘ogni genere di pesci’: la salvezza offerta a tutti. Nel mare e nel campo, nel mondo e nella Chiesa, il male cresce insieme con il bene. Gesù definisce con precisione quanto accade alla fine del mondo: separazione dei buoni dai cattivi e condanna dei cattivi nella ‘fornace ardente’, cioè all’inferno. Gesù non ci illude e non ci inganna. Prima di quel momento, sarà bene pentirsi e ravvedersi.

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