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Martedì 9 gennaio 2024, Sant’Adriano di Canterbury, abate, Inghilterra, 9 gennaio 710

Vangelo secondo Marco 1,21-28

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

UNA PRESENZA AUTOREVOLE

Fin dall’inizio, Gesù si muove con libertà a Cafarnao, nel territorio della Galilea dove inizia la sua missione. Com’era normale, entra di sabato nella sinagoga e insegna. Subito sorprende la sua autorità: Egli non è un semplice lettore o ripetitore. ‘Entra’ nella parola e la fa vivere delle sua vita. Ne subisce il contraccolpo l’uomo indemoniato, che reagisce con violenza: e Gesù lo libera dal demonio che lo possiede. Chi è dunque questo Gesù?

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