LE ‘VITE’ DI FRANCESCO, SANTO E UOMO
Un testo complesso eppure scorrevole, che indaga sulla evoluzione della regola di San Francesco, a cui corrispondono la fatica, la sofferenza e la gioia che lo fecero Santo. Dopo la conversione, Francesco aveva iniziato la sua avventura leggendo e applicando il Vangelo ‘sine glossa’, cioè senza alcuna aggiunta o commento, per viverlo e praticarlo alla lettera. Da un certo momento in poi le persone che aderiscono al suo ideale diventano molto numerosi; allora le cose si complicano ed esigono una risposta più elaborata rispetto alla intuizione iniziale. Allora, con estrema umiltà, Francesco rinuncia a fare da guida al nuovo Ordine nato dal suo carisma, pur rimanendo come punto di ispirazione e di riferimento per tutti. L'autore passa in rassegna i momenti e i tormenti di questo passaggio, sottoponendo a un'attenta lettura molti documenti delle origini: gli scritti di San Francesco e gli interventi dei discepoli e dei suoi successori alla guida del nuovo Ordine. E’ un viaggio che rivela l'umiltà di Francesco e la sua fedeltà all’ideale. Qui ci limitiamo a riferire l’esempio più clamoroso di questo passaggio, riguardante le circostanze della morte di Francesco, diversamente descritte nella Compilazione di Assisi e nella Legenda di San Bonaventura. Nel primo documento si parla della ‘morte di un uomo cristiano’, rilevando questi elementi: Francesco è ospite del vescovo di Assisi, ricoverato in un luogo confortevole, dove i suoi fratelli lo allietano con il canto delle lodi di Dio; in seguito Francesco chiede di essere portato nel luogo del suo primo amore, la Porziuncola, dove un frate gli annuncia l’imminenza della morte dandogli occasione di aggiungere al Cantico la strofa riguardante la morte; qui ancora, Francesco fa chiamare un’amica molto cara, alla quale chiede un panno per la sepoltura e ‘quel dolce che egli aveva desiderato di mangiare’. Diversamente, nella ‘Leggenda’ scritta da San Bonaventura si evita di ricordare l’ospitalità nel palazzo del re e la consolazione ricevuta dall’amica: due aspetti che avrebbero reso ‘troppo umana’ la figura di Francesco ormai acclamato come santo. Nei vari e diversi racconti sulla vita di Francesco e nelle diverse scritture riferite al suo tempo, si annuncia la tempra di un santo pienamente uomo, capace di accogliere attraverso cose e persone la carezza di Dio che lo consola nella estrema desolazione della morte, assimilato a Cristo fin nelle ferite delle stigmate.
Pietro Maranesi, La via di Frate Francesco. Gli ultimi tre anni della vita del santo: introduzione ai centenari francescani, Edizioni Messaggero Padova, 2023 pp 150, € 16,00
FRANCESCO, UN SANTO SECONDO IL VANGELO
Percorrere le pagine di questo libro è come entrare in una boscaglia senza sentiero, poiché qui occorre largo fra cumuli di idee e di considerazioni. Questa non è certo una biografia di fatti e di luoghi. Scritta cent’anni fa, poco dopo la conversione dell’autore al cattolicesimo, quest’opera è piuttosto un dialogo tra scrittore e lettori, nel tentativo di liberare la figura di San Francesco da stereotipi sempre alla moda, per ritrovare l’uomo nella sua nudità e il santo nella sua santità. Chesterton, più che raccontare, ragiona sul santo di Assisi, riscoperto nella assoluta originalità della ripartenza dagli inizi della fede, dalla purità del Vangelo, dalla integralità della imitazione di Cristo. Francesco, uomo del suo tempo, vive ogni vicenda con uno strappo: la gloria delle armi diventa dedizione per la costruzione della Chiesa, il canto del giullare si allarga alla contemplazione di Dio in tutte le cose, l’amore per creature, animali e persone si concentra nell’immedesimazione anche fisica con Cristo. Francesco entra a catapulta nel suo tempo, tutto sovvertendo e tutti attraendo, commercianti e banchieri e tanta gente semplice. Quando ancora la compagnia dei suoi amici è una piccola cosa – in tutto dodici frati – va dal papa per chiedere l’autorizzazione ad esistere; Innocenzo III è troppo intelligente per non cogliere da subito la novità cristiana di Francesco, che egli non respinge, ma piuttosto mette alla prova. Quando i seguaci di Francesco aumentano di numero all’inverosimile, la gestione della grande e diversificata compagnia si complica. Allora Francesco si defila dall’ordine stesso a cui ha dato origine e inchioda la sua libertà sulla figura del Cristo Crocifisso. Chi ha pazienza di percorrere le pagine di ragionamenti e sottolineature del grande Chesterton troverà un Francesco vero, liberato da ideologie e sovrapposizioni, e gli verrà voglia di tornare a leggere i dati della sua storia con occhio diverso e più lucido, per incontrare l’affascinante verità dell’uomo e del santo.
Gilbert Keith Chesterton, Francesco d’Assisi, Raccontata alle donne e agli uomini di poca fede che lo hanno in simpatia. TS edizioni, Milano 2023, pp 202, € 16,00
Angelo Busetto