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Venerdì 28 Giugno 2024, Sant’Ireneo, vescovo, martire, dottore della Chiesa, Smirne 135-Lione 202

Vangelo secondo Matteo 8,1-4

Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita.
Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

L’AUDACIA DELLA DOMANDA

Come fa il lebbroso ad avvicinarsi a Gesù attraverso la folla? Il suo bisogno di salvezza, e la percezione di incontrare l’occasione della vita, lo rendono audace. Si prostra davanti al Signore con quelle parole decise e discrete: “Signore, se vuoi…”. Gesù fa un gesto ‘scandaloso’: tocca il lebbroso. Non è solo guarigione, ma purificazione, che – dopo l’avallo dei sacerdoti - permetterà al lebbroso guarito l’ingresso nella comunità che lo escludeva.

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