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Sabato 6 luglio 2024, Santa Maria Goretti, vergine e martire, Corinaldo, Ancona, 16 ottobre 1890 – Nettuno, Roma, 6 luglio 1902

Vangelo secondo Matteo 9,14-17

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

PRESENZA O ASSENZA

Si è soliti legare la religione a dei gesti, come certe forme di preghiera e di digiuno. Gesù sposta l’attenzione sul rapporto che i suoi discepoli possono avere con lui. Non si tratta di fare i bravi mettendosi a posto la coscienza con determinate pratiche. La ‘religione’ di Gesù sta tutta nel rapporto con Lui. Egli è il senso della vita, presente personalmente davanti a noi in figura umana. Che sia presente o sia assente fisicamente fa ben differenza.

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