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Mercoledì 10 luglio 2024, Sante Rufina e Seconda martiri, Roma, 260 ca.

Vangelo secondo Matteo 10,1-7

In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».

CHIAMATA E MISSIONE

La novità non è solo che Gesù chiama a sé i dodici scegliendoli con un criterio misterioso, ma che subito li investe del suo potere. Non esiste una sequela senza un attivo coinvolgimento della persona. Non esister una teoria staccata dalla pratica. Non esiste un manuale su cui imparare le regole. Esiste la vita, esisti tu lanciato nel lavoro, in famiglia, nei rapporti: a partire dai più vicini, i più necessari. La novità è qui: Gesù vicino.

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