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Martedì 23 luglio 2024, + Santa Brigida di Svezia, sposa, madre, consacrata. Svezia, giugno 1303 – Roma, 23 luglio 1373; + San Giovanni Cassiano, monaco, Romania 360 – Marsiglia, Francia 435

Vangelo secondo Giovanni 15,1-8

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

I TRALCI NELLA VITE

L’essenziale della fede cristiana è l’unità con Gesù. Innestati in lui come tralci alla vite, come membra al corpo. Una comunione che permette di vivere, crescere e portare frutto. Gesù ci lega a sé in modo particolare con il Battesimo, e alimenta la nostra vita con le sue parole che rimangono in noi, nell’unità con gli altri rami della vite e le altre membra del corpo. Da soli, ci si secca, non si porta frutto e si finisce bruciati.

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