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Giovedì 22 agosto 2024, + Beata Vergine Maria Regina, + San Filippo Benizi, Firenze 1233-Todi 1285

Vangelo di Luca, 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamav38a Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

UNA SPERANZA CERTA

Otto giorni dopo, questa festa richiama l’Assunta in cielo, sul ritmo degli ultimi due misteri gloriosi del Rosario. Il Figlio promesso dall’Angelo nell’Annunciazione riceverà ‘il trono di Davide e regnerà per sempre’; Maria sarà dunque la Regina Madre. Con il Figlio partecipa alla vittoria sulla morte e al compimento del destino buono per tutto l’universo. Come la invocava don Giussani, Maria è veramente ‘la sicurezza della nostra speranza’.

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