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Mercoledì 28 agosto 2024, + Sant’Agostino, vescovo e dottore della Chiesa Tagaste (Numidia), 13 novembre 354 – Ippona (Africa), 28 agosto 430

Vangelo secondo Matteo 23,27-32

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: ‘Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti’. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».

LA RICERCA DELLA VERITA’

Come resistere alla verità? Gli scribi e i farisei fanno muro. Bloccati nella loro ipocrisia, non compiono un passo e non riconoscono Colui che è presente. In contrapposizione al loro atteggiamento, la liturgia presenta Agostino, ricercatore di verità e di felicità. Agostino, dopo l’attrattiva dell’amore umano e di varie filosofie, finalmente, attraverso la voce e la testimonianza del vescovo Ambrogio e degli amici cristiani, trova la pienezza della verità e il compimento della felicità in Gesù di Nazaret.

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