Vangelo secondo Matteo 18,1-5.10
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
UN MONDO ABITATO
Un mondo abitato dagli Angeli che camminano accanto ai piccoli e ai grandi, volgendo occhi e cuore al Padre nostro che è nei cieli: lo spazio di tutto ciò che esiste è immensamente più grande di quello che possiamo misurare. Così come l’immensità insondabile delle galassie nell’universo, o l’infinitesima particella nell’atomo. Anche il tempo si allarga all’eternità, e le nostre giornate si aprono all’infinito. L’Angelo custode, creduto, amato, invocato, apre a questo cammino che ci conduce ‘oltre’, piccoli grandi.