SINODO: IL LABORIOSO CAMMINO PER UNA CHIESA CHE SI RINNOVA
Non si tratta di un concilio in incognito, ma di una iniziativa tesa a coinvolgere tutto il popolo di Dio. Il Sinodo della Chiesa Cattolica, inaugurato dopo il Concilio Vaticano II da Paolo VI nel 1965 come assemblea di vescovi, in questi ultimi tempi, per iniziativa di papa Francesco allarga la sua tenda fino a comprendere tutto il popolo di Dio, pur con funzioni diverse e diversa responsabilità dei fedeli. Nell’intenzione di Francesco non si tratta solo dell’ampliamento di una istituzione già avviata. In un suo discorso del 2015 la ‘sinodalità’ viene descritta come ‘una dimensione costitutiva della Chiesa’, cioè un modo di essere e di realizzarsi nel tempo. Sono questi i passaggi descritti dall’autore, un teologo chiamato a far parte della dirigenza del Sinodo. Egli ricorda che, soprattutto a partire dal Concilio di Trento, la struttura e la missione della Chiesa sono andate a concentrarsi nel sacramento dell’ordine e quindi nel compito della gerarchia, lasciando ai margini il resto del ‘popolo di Dio’, il quale semmai veniva chiamato a ‘collaborare’ con preti, vescovo e papa. Sull’onda del Concilio Vaticano II, in questi ultimi decenni è avvenuta la riscoperta del sacramento del Battesimo come ‘sacramento della vita e della missione cristiana’ e principio di uguaglianza fra tutti i fedeli.
Il volume riprende un filo che parte dai tempi della Chiesa, quando i cristiani venivano definiti ‘quelli della via’, gente che si caratterizzava non per un nuovo culto ma per un modo diverso di camminare nelle vie del mondo. L’autore ha buon gioco a evidenziare la condizione del cammino di Dio e del suo popolo, a cominciare dall’Esodo dell’antico popolo ebreo, fino a Gesù che si identifica come Via e ai primi cristiani missionari nel mondo. Con una ricerca attenta e puntuale l’autore riprende poi i testi del Concilio Vaticano II, per evidenziarne sia gli aspetti che si muovono nella nuova prospettiva comunitaria, sia le incertezze che la frenano, e rileva poi i sentieri del passaggio dalla ‘collegialità’ dei vescovi, alla ‘sinodalità’ dell’intera Chiesa. Egli nota che la vita della Chiesa non si concentra nella celebrazione di eventi eccezionali, ma “nell’apprendimento di nuovi modi di ascoltare e di prendere decisioni”. E’ quindi significativo che il tema affidato al ‘cammino sinodale’ in corso sia proprio la ‘sinodalità dell’intera Chiesa’, cioè una nuova modalità nel considerare il rapporto tra tutti i fedeli e di guardare alla missione della Chiesa nel mondo; il dialogo e l’ascolto reciproco ne sono componenti essenziali, come è manifestato anche dalla disposizione dei tavoli nella grande aula Paolo VI dove si svolgono i lavori sinodali.
Nei capitoli successivi viene proposto un tentativo di valutazione circa il lavoro della prima sessione del Sinodo, svolta nell’ottobre del 2023, dove è confluito il cammino precedentemente svolto dalle comunità locali, nazionali, continentali. E’ in atto ‘processo’ che avrà una tappa fondamentale nella seconda sessione che si apre in questo mese di ottobre, ma che è destinato a proseguire nel tempo per dare un nuovo volto e un nuovo cuore all’intera Chiesa, Un cantiere aperto per tutti, dal papa ai vescovi, dai sacerdoti ai fedeli e a tutte le comunità cristiane in missione nel mondo.
Christoph Theobald, Un concilio in incognito? Il sinodo, via di riconciliazione e di creatività, EDB Bologna 2024 pp 194 € 19,00
Angelo Busetto