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Sabato 9 novembre 2024, + Dedicazione della Basilica Lateranense, dall’inizio del IV secolo, + Santa Elisabetta della Trinità, carmelitana, Bourges, Francia, 18 luglio 1880 – Digione 9 novembre 1906

Vangelo secondo Giovanni 2, 13-22

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

LA LIBERTA’ DELLA CHIESA

I cristiani non adorano Dio in modo solitario, ma si riuniscono insieme come popolo di Dio: Cristo vive nella comunione dei fratelli. All’inizio i seguaci di Gesù si riunivano nelle case, alcune delle quali sono diventate le prime chiese. Quando nel 313 Costantino offrì libertà a tutte le religioni dell’Impero, anche i cristiani poterono riunirsi liberamente; l’imperatore li favorì con la costruzione della prima ‘cattedrale’ di Roma. Cristo ci rende liberi per ritrovarci come fratelli e annunciarlo al mondo.

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