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Mercoledì 12 febbraio 2025, + San Benedetto D’Aniane, abate, Francia 750 – Aquisgrana, Germania febbraio 821; + Santi Martiri di Abitene Cartagine, 304 d.C.

Vangelo secondo Marco 7,14-23

In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

LIBERACI DAL MALE

Non esiste il male delle cose, cibi o altro. Esiste il male della persona, il male del cuore. Non ci salviamo liberandoci dalle cose, ma liberando il cuore. Gesù dà un nome ai desideri e alle azioni cattive, perché possiamo identificarle senza finzione e senza ingannarci da soli o lasciarci ingannare da chi non distingue il bene dal male e forse inconsapevolmente contribuisce alla corruzione del mondo. Gesù si fa incontrare per purificarci e salvarci dal profondo del cure.

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