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Lunedì 3 marzo 2025, + Sant’Anselmo di Nonantola, abate m. 3 marzo 803 + Santa Cunegonda, imperatrice, m. 3 marzo 1033

Vangelo secondo Marco 10,17-27

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

LA BUONA MORALE

La buona morale, quella che porta frutto e conduce alla felicità, non consiste appena nell’osservanza dei comandamenti. Lo sguardo di Gesù verso quel (giovane) uomo e l’affetto per lui accende anche in noi una scintilla. Gesù dice di privarci di quella ricchezza che sembra costituire la base della vita e che invece ci incatena. Liberi dalle cose che ci trattengono, si apre per noi la strada della sequela di Gesù: “Vieni! Seguirmi!”. Andargli dietro - anche zoppicando – questa è la buona morale.

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