- Domani, Banco farmaceutico. A Chioggia in tre farmacie. Puoi dare un’ora come volontario. Puoi acquistare medicine per chi ha bisogno
- Stasera ore 21 Preghiera per le vocazioni in Chiesa a Borgo S.Giovanni,
la vita non è una traversata solitaria…
- Domani, Banco farmaceutico. A Chioggia in tre farmacie. Puoi dare un’ora come volontario. Puoi acquistare medicine per chi ha bisogno
- Stasera ore 21 Preghiera per le vocazioni in Chiesa a Borgo S.Giovanni,
Vangelo secondo Marco 7,31-37
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
PER IL CORPO E L’ANIMA
I miracoli di Gesù guariscono il corpo e spalancano l'anima. Il sordomuto guarito può ascoltare e parlare, e può essere introdotto con immediatezza a riconoscere il mistero di Gesù Salvatore. Il gesto di Gesù che mette le dita negli orecchi dell’uomo e gli tocca la lingua, viene ripreso dalla Chiesa nel gesto del sacerdote che battezza. Il nuovo battezzato riceve l'augurio di accogliere e proclamare il dono delle fede ricevuta. Un dono e un compito per tutta la vita.
Ciao! Papa Francesco invita a pregare e ad adorare. Domani, venerdi, ci riuniamo per pregare e adorare. Prendiamo l’occasione che viene dalla proposta dell’incontro vicariale di preghiera per le vocazioni, in particolare quelle al sacerdozio, che si svolgerà nella Chiesa di Borgo S.Giovanni alle ore 21. Invitiamo giovani e adulti. Chi ha bisogno di un passaggio, si trovi alle ore 20,50 vicino al campanile del Duomo. Naturalmente, questa proposta sostituisce per questa settimana l’incontro del Vangelo. Ciao!! Don Angelo
PS:
Un’altra occasione, di tipo diverso ma utile, è questa: stasera, giovedì, inizio in Seminario un breve corso su Dio-Trinità. Viene incontro a chi vuole credere e capire, per essere aiutato a vivere. Si può partecipare liberamente come uditori. Inizia alle 20,30 in Seminario, entrata dalla Calle della Caritas. E’ bello!!!
Vangelo secondo Marco 7,24-30
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
AMORE E FEDE
Amor di mamma e fede in Gesù: due potenze che muovono cielo e terra. Gesù si mostra scostante rispetto alle donna straniera che lo supplica, ma proprio la sua ritrosia ad acconsentire al miracolo sospinge la donna a una richiesta più decisa. Un bisogno vero e un affetto forte non vengono meno di fronte alle difficoltà; piuttosto, crescono di audacia. Gesù non aspetta altro che una fede disposta ad affidarsi e a domandare con insistenza.
Vangelo secondo Marco 7,14-23
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
IL CUORE DELL’UOMO
Il cuore umano ha il potere di fare il bene e il male e di rendere buono o cattivo il mondo. Quello che Gesù afferma lo sperimentiamo continuamente. Dio ci ha messo in mano il mondo e le cose; con la scienza e l’intraprendenza lanciamo progetti e costruiamo strumenti che il cuore dell’uomo e la sua intelligenza possono orientare e usare per il bene o per il male. Con umiltà chiediamo un cuore nuovo, un cuore buono, secondo il cuore di Dio.
Vangelo secondo Marco 7,1-13
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
IL DIO DELLA VITA
Convenzioni e carità. Formalità e cuore. Gesù riporta a verità il rapporto dell’uomo con Dio e il prossimo. Non ci si può esaurire in pratiche esteriori, ma occorre impegnare la propria persona nel rapporto umano, a partire dai più vicini e addirittura da coloro che ci hanno generato. Questo atteggiamento conduce a verità il rapporto con Dio: il Dio della vita, il Dio del povero e del debole. Il Dio del cuore umano che si muove a compassione, incontra e si lascia incontrare.
Vangelo secondo Marco 6,53-56
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
BISOGNO DI SALVEZZA
L’evangelista Marco insiste a descrivere le folle di persone che accorrono da Gesù portandogli i malati, che egli salva anche solo attraverso il contatto con il suo mantello. La potenza del Signore incrocia la vastità del bisogno delle persone e si lascia abbracciare dalla loro fiducia. L’evangelista parla di salvezza, e non di semplice guarigione. Non basta venire guariti nel corpo; occorre un incontro che guarisce il cuore e salva l’anima. L’incontro con Gesù è un’esperienza di salvezza piena.
I BAMBINI GUARDANO GIOTTO
Due fratellini vanno in vacanza con il nonno il 26 luglio, festa di San Gioacchino e Anna, nonni di Gesù. Questo semplice inizio offre il pretesto per raccontare in un dialogo allegro e vivace ‘la storia più bella del mondo’ come la dipinge Giotto nella Cappella degli Scrovegni cominciando da Gioacchino e Anna. Il dialogo tra nonno e nipoti si svolge con notazioni che suscitano la curiosità dei bambini: l’angelo che passa giusto giusto per la finestra che se fosse stata più stretta ci avrebbe perso qualche penna, il bacio di Gioacchino e Anna che forma giusto un cuore, la levatrice che stringe il nasino di Maria appena nata per modellarlo ben bene, e via di seguito con il violino panciuto, le rughe del volto di Anna ed Elisabetta, le croci disegnate nascostamente nella scena della Natività e soprattutto i cammelli che fanno ooh vicino ai re magi. Di scena in scena un agile e raffinato album a colori percorre la vita di Maria e l’infanzia di Gesù per arrivare al Battesimo nel fiume Giordano. I bambini si accorgono che la preghiera del vecchio Simeone quando Gesù viene portato al tempio a quaranta giorni, è la stessa che i genitori recitano prima di andare a letto, e ritrovano nelle scene gli spunti delle preghiere che cominciano a conoscere, come l’Ave Maria, o il Gloria, o addirittura l’Angelus. La bellezza del Vangelo di Giotto diventa via alla fede anche per i piccoli.
Roberto Filippetti, Anche i cammelli fanno ooh! Itaca Castelbolognese 2016, pp 48 € 10
a.b.
COME DIPINGE GIOTTO
Il personaggio Giotto, la sua storia e i suoi giri da Firenze a Roma a Rimini a Padova a Napoli a Bologna a Milano, il suo ritratto e le sue opere percorrono le lucide pagine di questa interessantissima ‘Guida’ alla Cappella degli Scrovegni, redatta dallo stesso curatore della Mostra che sta facendo il giro del Veneto e si trova attualmente installata nel tempietto di San Martino a Chioggia. Anche nel corso delle accurate visite nelle quali si viene accompagnati da giovani studenti e da esperti, non si può vedere tutto e dire tutto. E’ interessante quindi scoprire la figura di Giotto: il suo aspetto fisico - ‘un corpo al limite del deforme’ - un ingegno eccellente e un’altrettanto vivace intraprendenza che potremmo definire ‘imprenditoriale’, una cristiana umiltà che gli permette di accogliere le indicazioni di tipo biblico, teologico, spirituale, fornitegli dai suoi dotti suggeritori, domenicani e francescani. Giotto inaugura una svolta nella pittura occidentale, che fino ad allora si richiamava alla nobile staticità delle icone orientali. Egli racconta storie vive, dipinge personaggi reali in situazioni vissute. Il genio si rivela nel preciso ed eloquente tratto del pennello, e in modo speciale nello straordinario rilievo dato alla simbologia cristiana facendo trasparire il segno della croce in varie combinazioni, richiamando la Trinità, raffrontando l’Antico e il Nuovo Testamento, richiamando l’attualità del mistero cristiano sia quando è raffigurato nella vita di Cristo, sia quando viene riflesso nella vita di San Francesco. Giotto è pittore, architetto, poeta. Sullo sfondo della sua pittura impariamo a innalzare lo sguardo al campanile di Santa Maria in fiore a Firenze e alle cattedrali gotiche; scopriamo Dante e l’audacia del realismo e della simbologia della Commedia. Questa Guida introduce a capire il cuore e la tecnica di Giotto, la sua fedeltà al dato biblico e alla tradizione dei Vangeli apocrifi, la sua immersione nella profondità teologica del mistero cristiano che svolge la storia di Dio per incontrare e salvare gli uomini. Il contrappunto delle virtù e dei vizi, la volta celeste trapuntata di stelle e illuminata dal sole di Cristo e dalla luna di Maria, lo sfondo della controfacciata della Cappella, che apre su paradiso e inferno, immergono il visitatore in uno spazio senza confine, carico di passato e aperto alla promessa del futuro. Veniamo avviati in un percorso di bellezza estetica, umana e cristiana, che avvolge l’uomo e il suo destino, come solo un genio toccato dalla grazia può esprimere.
Angelo Busetto
Domenica della VITA, dono di DIO !
Vangelo secondo Marco 1,29-39
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
I PASSI DELLA VITA
Passo dopo passo, Gesù entra nel nostro mondo: sinagoga, casa, strada. Incontra persone, famiglie, folle; sani, malati, indemoniati. Tempo di incontri, miracoli, preghiera. La casa di Pietro dove viene ospitato gli va stretta, e anche il piccolo circondario di Cafarnao non gli basta. Gesù ha sempre un 'altrove' dove andare. Il suo orizzonte è il mondo, a partire dai villaggi vicini e dalla Galilea. Egli è venuto per tutto l'uomo e per tutti gli uomini.
È interessante seguire i suoi passi mentre entra in tutti i territori, intesi in senso geografico e umano. Raramente Gesù esce dalla Galilea e dalla Giudea; Egli restringe la missione alle 'pecore perdute' di Israele. Ma la sua prospettiva non ha confini. Nessuna condizione umana gli sfugge, ed egli non si sottrae: vita e morte, salute e malattia, peccato e grazia, amici e nemici. L'azione di Gesù attraversa il tempo e lo supera, attraverso coloro che Egli continua a inviare, animati dalla potenza del suo Spirito.