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IL BISOGNO E LA CARITA’

‘Quando uno è nel bisogno’, dice Gesù. La legge non è per salvaguardare una formalità, ma per salvare un uomo. Gesù svolge una grande opera di purificazione da schemi e precetti che difendono l’apparato ma danneggiano la persona. Quanti strati di burocrazia occorre oggi attraversare per compiere un’opera di carità che abbia una certa rilevanza? Affamati e assetati e assiderati, uomini e donne e bambini senza casa e senza patria, come salvarli se non con l’unica, imperiosa legge della carità? ...continua a leggere "Martedì 17 gennaio 2017 – Sant’Antonio abate, 251-356"

Cominciamo la settimana nella compagnia di Gesù!

LA NOVITA’ DELLO SPOSO

E’ con noi lo sposo oppure se n’è andato? La festa di nozze non è finita, e lo sposalizio dura una vita. Gesù attraversa tutte le condizioni del vivere, la fatica e il lavoro, la solitudine e la compagnia, la gioia e il dolore. Come già nella sua vita terrena, così ora Egli vive con noi in tutti i giorni e in tutti i momenti. Riempie l’istante della sua presenza e ci conduce a uno scopo di verità e pace. ...continua a leggere "Lunedì 16 gennaio 2017 San Marcello I papa, m.309"

Condivido il commento mandatomi da una persona amica, sul libro:
“DALLA LITURGIA VISSUTA , UNA TESTIMONIANZA”

Finalmente ho iniziato a leggere questo libro.
E’ da qualche settimana che stazionava sul tavolino del salotto. Stretta da impegni di vario tipo e forse anche pregiudizialmente convinta che fosse un saggio su “un già saputo” e magari complicato e noiosetto, aspettavo un momento di quiete per leggerlo. Ho iniziato dal capitolo sulla Messa. Che sorpresa! Altroché il già saputo, man mano che procedevo si ridestavano in me un’attenzione ed una consapevolezza verso la liturgia eucaristica riproposta in tutta la sua novità ed attualità per la mia vita. Non ho proseguito subito con il testo , ma ho riletto più volte lo stesso capitolo, quasi a voler consolidare questo sguardo nuovo sulla liturgia , dove il Mistero si fa presente.
Che Grazia , partecipare alla Messa con una coscienza nuova! Persino le parole iniziali “ Nel nome del Padre…”, ripetute migliaia di volte, sono diventate nuove:         un sì al Signore, il sì della certezza che tutte le cose sono sostenute da Lui, sono nel suo nome. Anche tutte le altre parti della Messa sono “vissute” in modo più reale, più concreto, più bello, come un vero paradigma della vita, della mia vita.                  E’ un’incredibile ricchezza che mi aiuta tenere lo sguardo verso Dio.

UN UOMO PIENO DI SPIRITO
Come fare a riconoscere un uomo vero, un uomo nuovo, capace di portarsi addosso non solo la propria umanità ma anche il peso dell’umanità altrui, riscattandola dal male? E’ necessario un segno dall’alto, un volo rapido dello Spirito di Dio, che lo segnali e ne riempia la vita. Come Giovanni Battista, ricerchiamo i segni dello Spirito che corre sulla faccia della terra e segnala la presenza di Gesù che riempie di novità e grazia la vita degli uomini. ...continua a leggere "15 gennaio 2017 – Domenica seconda ordinaria anno A"

Tempo ordinario
….come la vita

Si vive ogni giorno: lavoro, studio, contatti, casa, strada, chiesa, problemi, figli, anziani, gioie, fatiche…
Cose ordinarie, tutte importanti per vivere.
Ma per che cosa si vive?
Che cosa fa vivere?
Il tempo segnato dal calendario liturgico è quello ordinario, come è ordinaria la vita di ogni giorno.
Ma alla nostra storia, ai giorni della nostra vita è capitata una cosa grande, una cosa vera.
E’ venuto Gesù! Egli è venuto
ad abitare la nostra terra,
ed è rimasto con noi.
Come un padre e una madre vivono tenendo l’occhio al bambino, come un’innamorata tiene in cuore il suo innamorato, così il cristiano tiene negli occhi e nel cuore Gesù:
mentre vive, lavora, mangia e dorme, nel sole e nel freddo, nella gioia e nella fatica dei giorni…

 

LA CHIAMATA

La chiamata prevale. Non precede alcuna predisposizione, alcuna preparazione. Non si intravvede nemmeno alcuna attesa. La chiamata di Gesù è una freccia improvvisa: colpisce al cuore Levi-Matteo che subito si alza e segue. Gesù non trova muri o resistenze. La sua azione – personale, unica, precisa – si impone. Che cosa ha intravvisto dunque Gesù nel cuore di Levi e di ogni uomo? Gesù soccorre il malato, e va incontro al peccatore. ...continua a leggere "Sabato 14 gennaio 2017 San Felice da Nola, sacerdote e martire, III secolo"

GUARIGIONE COMPIUTA
Si allarga l’ambito della salvezza operata dal Signore Gesù. Non solo la malattia, o il male impersonato da satana: Gesù risana il cuore malato dell’uomo, lì dove la sua umanità giace indebolita e oppressa. Il paralitico non riesce ad arrivare da solo davanti al Signore; egli viene accompagnato da ‘quattro persone’. E’ la grazia dell’amicizia: essere accompagnati fino a Gesù non solo per il miracolo che rimette in piedi, ma anche per la misericordia che ricostruisce l’anima. ...continua a leggere "Venerdì 13 gennaio 2017, Sant’Ilario di Poitier, vescovo e dottore della Chiesa, 315-367"

Cos’è la liturgia:
- il livello espressivo della presenza del Mistero di Dio
- la continuità della incarnazione del Signore Gesù
- l’intensità massima dell’esprimersi della Chiesa
- il termine di paragone della vita dell’uomo

Concretamente:
- Prima l’ascolto (e lo sguardo): La liturgia è il libro dei poveri di spirito, di coloro che non inventano parole. La liturgia è ciò che il popolo cristiano fedele segue, ripete, risponde.
- Il gesto più importante di tutta la storia del mondo è la morte e risurrezione di Cristo
Nella nostra vita questo gesto è la Messa  

Ogni pagina del libro e ogni ‘passaggio’ liturgico presentato in questo libro,                 è un invito a prendere sul serio gesti e parole della celebrazione

 

Ecco un tratto dalla PRESENTAZIONE di Francesco Braschi:

"Nel suo senso più vasto la liturgia è l’umanità resa consapevole dell’adorazione a Dio come supremo suo significato, e del lavoro come gloria a Dio» (vedi qui, p. 25). È da una simile ampiezza di orizzonte che dobbiamo partire, se vogliamo accostarci con una reale consapevolezza del suo senso e del suo valore a questo testo di don Giussani, che possiamo definire allo stesso tempo sintetico e fondamentale.
Il carattere sintetico del libro risiede non solo nella circostanza della sua genesi (come recita la Nota alla prima edizione, si tratta di «rapidi appunti» raccolti da conversazioni tenute nell’arco di otto anni, dal 1965 al 1973), ma soprattutto nell’intenzione che ne sta all’origine."