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CAMMINO DI SALVEZZA

Nel racconto così essenziale di Matteo Gesù viene presentato nella sua imponenza misericordiosa e condiscendente. Mentre risponde a una richiesta di guarigione, viene intercettato da una donna che gli tocca appena il lembo del mantello. Gesù è venuto per questo: guarire e salvare. Si tratta appena di segni che annunciano un bene più grande e intero. Gesù dovrà passare lui stesso attraverso il dono totale della sua obbedienza e carità per poter riversare sugli uomini una salvezza che copre il tempo e l’eternità. ...continua a leggere "Lunedì 4 luglio 2016 – Santa Elisabetta del Portogallo 1271-1336"

IL PERCORSO DELLA MISSIONE

Il fiume di Cristo si espande in settantadue rivoli e comincia a invadere il mondo. Percorrerà tutte le vie della storia e della geografia. Gesù invia i 72 discepoli, i 12 apostoli e poi ciascun cristiano. L’annuncio procede attraverso la testimonianza: colui che ha visto e udito raggiunge altri, racconta con le parole e proclama con la vita. Una persona raggiunge un’altra persona in un rapporto diretto. Per questo occorrono tanti operai, anche quando gli strumenti della comunicazione potrebbero raggiungere virtualmente tutti gli uomini. La sfida della missione è continua. ...continua a leggere "3 luglio 2016 – Domenica XIV durante l’anno C"

LA FESTA CON LO SPOSO

La festa con lo Sposo continua. I cristiani non sono i fautori dell’ascesi e delle penitenze. L’anima non si cura con le penitenze, né il corpo con i digiuni. Piuttosto, tutti siamo attratti da un amore. Cristo, lo Sposo, è ancora con noi. Egli è il vestito bello e il vino nuovo della festa. Non sempre tuttavia percepiamo la sua presenza in modo evidente e gioioso. Ma anche quando sopraggiungono i giorni della fatica e del digiuno, la speranza della sua venuta e la certezza del suo amore attraversano il cuore. ...continua a leggere "Sabato 2 luglio 2016 San Bernardino Realino, Carpi 1530-Lecce 1616"

LA CHIAMATA AUDACE

Cos’è poi la conversione? Non è appena un cambiamento morale, di uno che passa da azioni cattive ad azioni buone. La conversione è il passaggio da sé a un altro. In modo più preciso, la conversione è risposta alla chiamata di Cristo e si realizza come sequela a Lui. Per il pubblicano Matteo è così immediata ed evidente che diventa una festa, estesa ad altri come lui. Gesù chiama: la sua voce supera il muro che divide l’uomo da Dio e porta gli uomini alla riconciliazione e all’unità. ...continua a leggere "Venerdì 1 luglio 2016 – Beato Antonio Rosmini 1797 – 1855"

LA GUARIGIONE INTERA

L’evangelista Matteo non racconta lo sfondamento del tetto della casa e nemmeno i quattro portatori del paralitico. Va subito all’essenziale: Gesù perdona il paralitico e, per confermare e rendere visibile il perdono, rimette l’uomo in piedi. Chi di noi – l’avesse potuto!! – non avrebbe fatto piuttosto il contrario, prima la guarigione fisica e poi il perdono!? Gesù va all’origine del male dell’uomo e della sua infelicità. Egli risana il cuore e l’anima. Solo allora la guarigione fisica produce liberazione e felicità, e si può andare a casa felici e contenti.

...continua a leggere "Giovedì 30 giugno 2016 – Santi Primi Martiri della Chiesa Romana a. 64"

PIETRO E PAOLO

Noi non crediamo in un proclama filosofico o in una legge morale. Crediamo e seguiamo Colui che Pietro ha riconosciuto e seguito come compimento della promessa di Dio al suo popolo e dell’attesa inserita nel cuore di ognuno. L’edificio della fede cresce non su idee e concetti, ma sul riconoscimento e sul legame personale. Si solidifica con l’esperienza, come Pietro quando dice. “Tu solo hai parole di vita eterna”; e Paolo: “So a Chi ho creduto!”. Anche oggi la fede di ciascuno passa attraverso la fede di Pietro, di Paolo e di quanti li hanno seguiti e li seguono. ...continua a leggere "Mercoledì 29 giugno 2016 – Santi Pietro e Paolo, apostoli"

Pietro e Paolo

Lo sguardo alla croce innalzata sulla cupola di S.Pietro a Roma trascina nella profondità del tempo. Tirando una linea verso il basso, dalla sommità della croce si arriva al grande baldacchino che sovrasta l’altare papale della Basilica e si scende fino alla tomba dell’apostolo Pietro. La guida che ci accompagna sottolinea con decisione il punto più alto della città e il punto più basso. Il ‘pescatore di Galilea’ arriva a Roma forse già nel 42-44, gli anni della prima persecuzione in Palestina contro i cristiani. Vi ritorna e rimane in un tempo corrispondente alla prigionia romana di Paolo, fino alla persecuzione di Nerone che li rese ambedue martiri nel 64. La liturgia li celebra insieme nel martirio e nella festa, e il popolo cristiano li riconosce come roccia e fondamento della propria fede. ...continua a leggere "Pietro e Paolo, uomini vivi amici di Cristo"

Ieri mattina, vigilia dei Santi Pietro e Paolo nella Sala Clementina in Vaticano, si è tenuta una cerimonia solenne per il 65° anniversario di sacerdozio del Papa emerito Benedetto XVI. L'incontro si è aperto con un discorso di Papa Francesco che pubblichiamo integralmente:

Santità,
oggi festeggiamo la storia di una chiamata iniziata sessantacinque anni fa con la Sua Ordinazione sacerdotale avvenuta nella Cattedrale di Freising il 29 giugno 1951. Ma quale è la nota di fondo che percorre questa lunga storia e che da quel primo inizio sino a oggi la domina sempre più?
In una delle tante belle pagine che Lei dedica al sacerdozio sottolinea come, nell'ora della chiamata definitiva di Simone, Gesù, guardandolo, in fondo gli chiede una cosa sola: "Mi ami?". ...continua a leggere "Papa Benedetto: 65 anni di sacerdozio"

Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer, ancora straordinariamente popolare e amato in Germania, è stato intervistato domenica scorsa dal Welt am Sonntag.
Riportiamo alcuni passi del colloquio:

Hai quasi 86 anni. Come ti presenterai di fronte alla morte?
«Con dignità. Questa è la parola decisiva, la ripeto spesso. Devo avere questa dignità, nella vita. E quando arriverà il giudizio. Devo andare incontro alla morte con dignità».

Nei tuoi film sei stato un mangione. Ora pubblichi un libro dal titolo “Quello che vi volevo ancora dire...”. Si può mangiare anche la saggezza a cucchiaiate?
«Non si tratta di saggezza, ma di devozione».
In che senso?
«Nella mia vecchiaia avanzata ho bisogno della religione più che mai. Ho bisogno della fede. Credo in Dio, è ciò che mi salva. E prego. Perché? Perché riconoscono in modo sempre più forte come sia nulla ciò a cui prima attribuivo un grande valore. Lo sport, dove volevo affermarmi, la popolarità. Chi si inorgoglisce per queste cose, chi insegue solo il successo, la fama, è un idiota».

Credi quindi in una vita dopo la morte?
«Assolutamente sì. C’è».

Come immagini il tuo ultimo pasto prima della morte e con chi lo condivideresti?
«Spaghetti. Con Gesù Cristo».

TRAVERSATA NELLA TEMPESTA

Nella tempesta Gesù dorme, i discepoli gridano: una contrapposizione perfetta. Chi è dunque Costui al quale i venti e il mare obbediscono? Chi siamo noi, che ci spaventiamo ad ogni sconvolgimento? Imbarcati con il Signore, la nostra vita diventa una bella avventura e possiamo compiere tutt’intera la traversata. Occorre che la paura di fronte a ciò che succede, non ci blocchi, ma si apra al grido di fiducia, non solo nell’insorgere di grandi burrasche, ma anche nel viaggio quotidiano che ci conduce all’altra riva di ogni giornata e dell’intera nostra vita. ...continua a leggere "Martedì 28 giugno 2016 – Sant’Ireneo di Smirne, vescovo e martire 135-200"