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LA DONNA PECCATRICE E LE ALTRE

L’evangelista Luca racconta della donna che ‘ha molto amato’ e riversa ai piedi di Gesù un amore pieno di ammirazione, rispetto e generosità. Gesù contraccambia con altrettanto misericordia. Luca racconta poi delle donne che seguono Gesù con la gioia del loro amore e la magnificenza dei loro beni. Leggiamo questo Vangelo mentre viene reso noto che il Papa eleva a ‘festa’ la memoria di Maria Maddalena: prima testimone della risurrezione e ‘apostola degli apostoli’. Anche il cuore duro di tanti ‘farisei giusti’ come Simeone dovrà lasciarsi scuotere da questa ondata di misericordia.

Vangelo secondo Luca 7,36-8,3

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

 

Due 'pellegrinaggi'. Molto diversi l'uno dall'altro come intensità e come partecipazione. La processione dei Santi Martiri FELICE E FORTUNATO, a Chioggia e il grande pellegrinaggio notturno MACERATA-LORETO.

Presentiamo la grande intenzione della nostra conversione e della conversione del Popolo cristiano, guardando la testimonianza dei Santi Martiri e camminando verso Maria.

Condividiamo e affidiamo insieme le intenzioni di preghiera.

MARTIRI CHE PREGANO

Immagine2Sappiamo poco della vita dei Santi Patroni Felice e Fortunato. Erano vicentini, commercianti, forse fratelli. Tutto qua. Sappiamo tuttavia il motivo per cui sono stati catturati, torturati, uccisi. Sono stati scoperti mentre pregavano. Lo proclama a vivaci colori la grande vetrata triangolare che illumina la cappella della Cattedrale dove sono custodite le loro ossa che il popolo cristiano venera come ‘reliquie dei Santi’. ...continua a leggere "Santi Patroni Martiri FELICE E FORTUNATO"

MARTIRIO E TESTIMONIANZA

La testimonianza dei Santi Martiri Felice e Fortunato ci raggiunge da oltre 17 secoli. Commercianti di Vicenza, subirono il martirio perché trovati a pregare in un bosco vicino al porto di Aquileia. Le loro ossa, - condivise con i cristiani di Vicenza - hanno attraversato la laguna veneta passando per Grado e Malamocco, e mille anni fa furono accolte a Chioggia. Le antiche reliquie acquistano attualità nei nuovi martiri cristiani, e ci invitano ad essere serenamente decisi nel testimoniare la fede in Gesù e l’amore a Lui. ...continua a leggere "A Chioggia, Sabato 11 giugno 2016 – Festa dei Santi Patroni Felice e Fortunato, martiri a. 310"

LIBERACI DAL MALE

Gesù prosegue con decisione l’annuncio della nuova legge. Egli ha di mira la vera libertà, che comincia dal cuore. Incubi e tentazioni aggrediscono e inceppano. Occorre liberare la mente, la fantasia, le azioni. Si parte da un giudizio preciso, riconoscendo i pensieri e le azioni di impurità e di possesso, che ci catturano e ci fanno male. Occorre tagliare. Non si tratta tanto di una rinuncia quanto piuttosto di una apertura alla vita, come quando si toglie un ostacolo perché l’acqua ritorni a scorrere limpida. ...continua a leggere "Venerdì 10 giugno 2016 – Sant’Oliva di Palermo, sec V"

Ciao! Dopo il Concerto di ieri sera, bello e felice nonostante la pioggia, oggi alle 18 S.Messa e Vesperi della Vigilia dei Santi Felice e Fortunato in Cattedrale, con il Vescovo, i sacerdoti, i fedeli.

Buona giornata!

Don Angelo

Immagine2Oggi Giovedì 9 Giugno 2016 ore 21 in CATTEDRALE

primo momento in preparazione alla Festa dei Santi Martiri FELICE E FORTUNATO

Concerto del Quintetto LYRIQUE di Venezia

Parole e musica: CANTO DI MISERICORDIA

 

 

UN CUORE NUOVO

E’ possibile essere più giusti degli scribi e dei farisei, riconosciuti come perfetti esecutori della legge? A Gesù non basta l'adempimento esteriore dei precetti. La sua giustizia domanda il cuore e tende a cambiare la persona stessa. Gesù non proclama la legalità, ma domanda la santità. Non gli bastano l’offerta esteriore e l'accordo formale di chi mantiene il cuore estraneo da Dio e lontano dai fratelli. La giustizia che Gesù proclama è più grande e mira alla costruzione di un uomo nuovo e di una società di fratelli. ...continua a leggere "Giovedì 9 giugno 2016 – Sant’Efrem Siro, diacono 306-373"