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Ciao!!

Papa Ratzinger compie oggi 91 anni. Lo ringraziamo per il suo ministero e il suo chiaro e saggio insegnamento della fede cristiana. Lo affidiamo al Signore perché viva giorni intensi e sereni, fino al giorno in cui arriverà a vedere lo splendore di Dio.

Aggiungo una nota sulla liturgia di questi giorni pasquali.
In queste domeniche pasquali abbiamo letto i Vangeli di Gesù risorto che si mostra agli Apostoli e ad altre persone. Così anche nei giorni feriali della prima settimana di Pasqua.

Nei giorni feriali poi abbiamo letto l’incontro di Gesù con Nicodemo, dove si parla di una nuova nascita e di una nuova vita: è la risurrezione si comunica a noi a partire dal Battesimo.
In questi giorni leggiamo l’episodio della moltiplicazione dei pani e del discorso di Gesù che promette l’Eucaristia, pane vivo e sangue per una vita ‘che non muore’, una vita da risorti.
Nella prima lettura, nei giorni festivi e feriali, leggiamo gli Atti degli Apostoli. Si descrive che cosa hanno fatto e come hanno vissuto gli apostoli e i primi cristiani dopo la risurrezione: una vita rinnovata, una vita risorta.

La liturgia festiva e quella feriale segnano il nostro bel cammino della vita!!

Buona strada!
Don Angelo

Ciao! Venerdì 6 aprile, compio 54 anni. Di ordinazione sacerdotale!

Celebrerò la Messa alle ore 18 in Chiesa San Francesco a Chioggia.

Sarò lieto di condividere il mio GRAZIE al Signore con amici e parrocchiani che avranno la possibilità di partecipare.

Dopo la Messa faremo insieme un brindisi nel Centro Parrocchiale della Cattedrale. Ciao!!

don Angelo

Partecipi della Pasqua di Cristo

San Gregorio di Nazianzo, Discorso 45, 23-24

Saremo partecipi della Pasqua, presentemente ancora in figura,
ma fra non molto ne godremo di una più trasparente e più vera,
quando il Verbo festeggerà con noi la nuova Pasqua nel regno del Padre.
Offriamo ogni giorno a Dio noi stessi e tutte le nostre attività.
Con le nostre sofferenze imitiamo le sofferenze, cioè la passione di Cristo.
Siamo pronti a patire con Cristo e per Cristo.
Se sei Simone di Cirene, prendi la croce e segui Cristo.
Se sei il ladro e se sarai appeso alla croce, se cioè sarai punito,
fai come il buon ladrone e riconosci onestamente Dio,
che ti aspettava alla prova.
Egli fu annoverato tra i malfattori per te e per il tuo peccato,
e tu diventa giusto per lui.
Se sei Giuseppe d'Arimatèa, richiedi il corpo a colui che lo ha crocifisso,
assumi cioè quel corpo e rendi tua propria, così, l'espiazione del mondo.
Se sei Nicodemo, il notturno adoratore di Dio,
seppellisci il suo corpo e ungilo con gli unguenti di rito,
cioè circondalo del tuo culto e della tua adorazione.
E se tu sei una delle Marie, spargi al mattino le tue lacrime.
Fa' di vedere per prima la pietra rovesciata,
vai incontro agli angeli, anzi allo stesso Gesù.
Ecco che cosa significa rendersi partecipi della Pasqua di Cristo.

 

Coprire le buche e rifare le strade, rinnovare la scuola e rendere interessanti le lezioni, riaprire i negozi e rimettere in circolo il commercio, rifare la politica e ricostruire la società, dare lavoro e regolare turni e stipendi in rapporto al carico familiare, assistere i poveri e regolare l’afflusso degli stranieri, e via di seguito. Chi non vorrebbe aggiustare regole e percorsi della società? Chi non pensa di avere in mano un frammento di bacchetta magica per aggiustare pezzi di mondo? Sfilate, manifestazioni, striscioni, e persino scioperi diventano  proclami della nuova giustizia e della giusta società. Più siamo, più valiamo; più gridiamo, più contiamo. Libertà per tutti, di fare e manifestare, gridare e protestare! Quanto vale? Cosa produce? Coinvolgersi o non coinvolgersi? A ciascuno la sua scelta personale.

Partiamo dal fondo della questione, dalla sorgente dove nascono cose e persone, dove sboccia il fiore del giorno, dove il mondo comincia all’origine. Guardiamo in faccia un bambino che gira gli occhi a destra e a sinistra. Entriamo in una scuola dell’infanzia, dove lievita il pane. Incontriamo un gruppetto di ragazzini frementi. I primi boccioli di primavera spuntano nel giardino di casa. Famiglia, scuola, chiesa, oratorio, amicizia sono le aiuole dove le piante crescono, dove un bambino diventa ragazzo, un ragazzo diventa giovane e il giovane diventa uomo e donna. E’ una crescita da mese di marzo, con pioggia e sole, freddo e umido, attesa e speranza. Spruzzate di siti e messaggini, invasioni di programmi televisivi, aggressioni di cronache delittuose, rimescolate nei forni delle ‘scienze’ psicologiche e sociologiche. Scrosci di pioggia e fango, folate di vento e tempesta.

Ogni giorno nasce un uomo nuovo, ogni giorno il mondo gira, ogni giorno sorge il sole. Il cuore di un uomo nasce desideroso di bene e di alterità, pur trafitto da tentazioni. La voglia di incontrare, il desiderio di amare, il bisogno di relazione aprono le paratie e sollecitano al dono e all’incontro. Fermenti di vita e di preghiera; luoghi di verità e di vita; intrecci di carità e misericordia. Cammini da accompagnare, cuori da sostenere, strade da segnare. Nuove cordate, con il soccorso della sapienza degli anziani, l’esperienza degli adulti, la fortezza dei giovani. Uomini che tentano, con tutti i limiti, di costruire un pezzetto di mondo dove il lavoro non miri soltanto al guadagno ma alla condivisione che tutti valorizza. Qualcuno che affida la giovane vita spenta precocemente alle braccia del Padre che l’ama per sempre! Lì sopra, una Guida precede e sostiene. In vetta alla croce un Uomo attira tutti a sé. Il terzo giorno, nella corsa al sepolcro vuoto, il cuore sobbalza davanti a Cristo che vince la morte. Il cammino di Pasqua apre al Paradiso.