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Tempo ordinario
….come la vita

Si vive ogni giorno: lavoro, studio, contatti, casa, strada, chiesa, problemi, figli, anziani, gioie, fatiche…
Cose ordinarie, tutte importanti per vivere.
Ma per che cosa si vive?
Che cosa fa vivere?
Il tempo segnato dal calendario liturgico è quello ordinario, come è ordinaria la vita di ogni giorno.
Ma alla nostra storia, ai giorni della nostra vita è capitata una cosa grande, una cosa vera.
E’ venuto Gesù! Egli è venuto
ad abitare la nostra terra,
ed è rimasto con noi.
Come un padre e una madre vivono tenendo l’occhio al bambino, come un’innamorata tiene in cuore il suo innamorato, così il cristiano tiene negli occhi e nel cuore Gesù:
mentre vive, lavora, mangia e dorme, nel sole e nel freddo, nella gioia e nella fatica dei giorni…

In questi giorni fatevi un regalo:                                                                                 visitate la Mostra nella Chiesetta di S.Martino in Campo Duomo a Chioggia. Oltre il Presepi dell'Anfass e il modello dell'orologio del Dondi,                               trovate i coloratissimi e limpidi dipinti di Gerry Lunardi: una vera scoperta.
Fino a domenica 8 gennaio!!!
Ciao!
Don Angelo



LA POTENZA DI DIO E' SCESA SU UNA DONNA

Il ponte dell’Immacolata quest’anno è lunghissimo, da giovedì a domenica. I milanesi godono anche dell’anticipo di Sant’Ambrogio. Non sappiamo quante scuole o quanti uffici ne usufruiranno, né quante persone saliranno in montagna in cerca delle piste da sci o quante faranno il primo (o secondo?) viaggio all’estero dopo le vacanze estive. Certo le feste cristiane servono ancora, e il calendario liturgico è una buona pista di decollo.
Ma l’Immacolata, cosa c’entra? Cosa c’entra questa strana questione di una Donna concepita e nata ‘senza macchia’, senza quel ‘peccato originale’ che ci portiamo addosso tutti?
Il peccato originale è la cosa più riconoscibile. Anche se nessuna troupe televisiva era presente nel paradiso terrestre di Adamo ed Eva, noi tutti abbiamo visto innumerevoli volte il documentario del peccato originale. L’abbiamo individuato nei capricci dell’infante mai sazio del latte della mamma, nelle bizze del bimbetto che strappa i giocattoli, nelle furberie del ragazzino e nelle intemperanze dell’adolescente, nelle fantasie del giovane e nelle furbizie dell’adulto, e infine negli accomodamenti dell’anziano. Lasciamo perdere le questioni più grosse che vanno a scoprire fin la coda del diavolo. ...continua a leggere "La Festa dell’IMMACOLATA. Che cosa c’entra con noi."

Crocifisso GiubileoDOVE ABITA LA SALVEZZA?

È diventato uno slogan, addirittura scontato: “Finisce l'Anno della Misericordia ma non finisce la Misericordia”. Oggi la festa di Cristo Re ci mette sotto la Croce, accanto al 'buon' ladrone che si affida a Gesù e viene condotto 'per primo' in Paradiso.
È ben vero che noi continuiamo a camminare per le strade della terra, negli intrecci del vivere quotidiano e nel frastuono degli avvenimenti del mondo, così sorprendenti e ripetitivi, come la guerra e la pace, il terremoto e la ricostruzione, i bambini down e l’ibernazione, le migrazioni e gli annegati, il tira molla del Referendum tra il Sì e il No, Papa Francesco e le interviste, Trump e il clima e la Russia e via con tutto quel che segue.
"...Perché sia Lui ad avere il primato su tutte le cose", dice San Paolo nella seconda lettura della Messa di oggi. Il primato, che cos’è? ...continua a leggere "CRISTO RE"

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CAMMINIAMO SULLA STRADA CHE HAN PERCORSO I SANTI TUOI

C’è ancora qualche insegnante che racconta del mantello di San Martino diviso a metà con un poverello? Viene da augurarsi che non gli accada come al collega di scuola superiore il quale, avendo nominato San Francesco d’Assisi, metà classe dichiara di non conoscere il patrono d’Italia e l’iniziatore della lingua italiana. Imperversano altri nomi e si proclamano altri maestri e capicordata, sbandierati da una marea di canali televisivi e di siti. E’ come se il panorama che si intravvede dalla laguna nei giorni che seguono il maltempo, improvvisamente venisse stravolto: non più i dolci rilievi dei Colli Euganei né le vette precocemente innevate delle Prealpi, ma una piatta distesa di nebbia. Che cosa abbiamo ancora da guardare? ...continua a leggere "Per la festa di San Martino"