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Justin_filozofNe parla Papa Benedetto,

Udienza del 7 marzo 2007

Cari fratelli e sorelle,

stiamo in queste catechesi riflettendo sulle grandi figure della Chiesa nascente. Oggi parliamo di san Giustino, filosofo e martire, il più importante tra i Padri apologisti del secondo secolo. La parola «apologisti» designa quegli antichi scrittori cristiani che si proponevano di difendere la nuova religione dalle pesanti accuse dei pagani e degli Ebrei, e di diffondere la dottrina cristiana in termini adatti alla cultura del proprio tempo. Così negli apologisti è presente una duplice sollecitudine: quella, più propriamente apologetica, di difendere il cristianesimo nascente (apologhía in greco significa appunto «difesa») e quella propositiva, «missionaria», di esporre i contenuti della fede in un linguaggio e con categorie di pensiero comprensibili ai contemporanei. ...continua a leggere "San Giustino, filosofo e martire"

225px-Giotto_-_Scrovegni_-_-16-_-_VisitationVergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz'ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.

Or questi, che da l'infima lacuna
de l'universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una,

supplica a te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l'ultima salute.

E io, che mai per mio veder non arsi
più ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi
ti porgo, e priego che non sieno scarsi,

perché tu ogne nube li disleghi
di sua mortalità co' prieghi tuoi,
sì che 'l sommo piacer li si dispieghi.

Ancor ti priego, regina, che puoi
ciò che tu vuoli, che conservi sani,
dopo tanto veder, li affetti suoi.

Vinca tua guardia i movimenti umani:
vedi Beatrice con quanti beati
per li miei prieghi ti chiudon le mani!".

Seguendo la “buona” teologia eucaristica, lo sguardo e il cuore si concentrano sul pane eucaristico: quando viene innalzato alla consacrazione, quando l’abbiamo davanti nell'adorazione e quando cammina con noi nella processione. La mente tenta di immaginare il contenuto di quel pane e si domanda come sia possibile che contenga il Corpo del Signore, la sua anima e divinità. Ragione e immaginazione non resistono in questa arrampicata e ben presto cedono. Fidandosi: qui c’è Gesù e basta. ...continua a leggere "La memoria di quel pane diventato corpo"

th[5]Ciao! Sono proprio contento di andare oggi pomeriggio con un bel gruppo di ragazzi e anche adulti a trovare la Madonna dell’Apparizione a Pellestrina: un’immagine e un luogo che mi è molto caro fin da ragazzo. Ciao a tutti!! Don Angelo

La Trinità è come inerpicarsi sulla cima di un monte e lì trovare pace. Attraverso i sentieri e i passaggi della vita, i tormenti e le attese, le tensioni e gli sforzi, le chiusure che sprofondano e le radure che improvvisamente si aprono. Il cammino dell’amore, della speranza, della libertà, della decisione, dei condizionamenti. Sempre alla ricerca di un bene, di un di più, di una risposta finalmente piena e pacificante.

Attraverso i percorsi della fede, dell’annuncio che conquista e commuove; attraverso il procedere incessante della liturgia che di anno in anno sale a spirale e fa vedere e gustare di passaggio in passaggio lo stesso panorama in modo diverso. Ogni volta con un colore nuovo, più intenso o più distratto, più consapevole o più dissipato, come un albero che allarga di un altro cerchio la corteccia. ...continua a leggere "TRASCINATI AL MONTE DELLA TRINITA’"

Immagine1CONOSCI                                                     LA TRINITA' ???!!!                              

Questo dipinto ci mostra Dio Padre che accoglie l’offerta della vita del Figlio e insieme con lo Spirito Santo
lo presenta al mondo

Cresce il desiderio di conoscere di più. Come ai tempi dei grandi Concili antichi la gente in strada parla di Chiesa e di fede. Un barista esce dal locale per invitarmi a prendere un caffè; ha un grappolo di domande: sull’elezione dei vescovi, del papa, sul cardinale tale e tal’altro. Chissà se negli anni attorno al Concilio di Nicea nel 325, in strada si parlava di Dio Trinità con linguaggio teologico o con battute da strapazzo; se attorno al 451, nei pressi di Calcedonia dov’erano i vescovi radunati a concilio, si parlava dell’umanità e della divinità di Cristo in termini corretti. Certamente se ne discuteva con interesse, come di una cosa che c’entrava con la storia e con la vita, perché se Gesù è Dio, ci può salvare; ma solo se è anche uomo, ci salva davvero.
Le discussioni teologiche c’entrano con la vita. E’ accaduto nuovamente con il Concilio Vaticano II: la gente comune ha cominciato a maneggiare termini come popolo di Dio, storia della salvezza, mistero pasquale, e non solo. E oggi? Le questioni in voga sembrano ridursi alla contesa tra innovatori e tradizionalisti, tra pastoralisti e curiali, e si ragiona di schieramenti ricopiando gli schemi della politica. In modo oscuro o consapevole, la Chiesa c’entra con il destino del mondo e con la vita di ciascuno. Al di là dei misteri di cui parlano i giornali, si intuisce un Mistero che ci appartiene e a cui apparteniamo. ...continua a leggere "Trinità vo’ cercando"