Una Via Crucis per te
Nei commenti della Via Crucis si evocano spesso i mali del mondo e i peccati dell’umanità. Il dramma di Cristo si intreccia con le tragedie che percorrono la terra. Eppure, nonostante l’efficacia di certi commenti, si rischia sempre un poco di considerarsi fuori del percorso compiuto da Gesù, a distanza dalla sua condanna e dal suo percorso fino alla morte in croce e al sepolcro. Gesù invece ci vuole discepoli partecipi, come sua madre Maria, come il Cireneo e la Veronica, come le donne e Giovanni sotto la croce, e i tanti che nei secoli e nel presente si sono immedesimati con la sua passione. Questo nuovo testo, con i commenti di don Vincent Nagle, cappellano d’Ospedale a Milano e sacerdote della Fraternità San Carlo Borromeo, rende il lettore personalmente partecipe del percorso di Gesù, in una viva attenzione al fatto descritto dai Vangeli e rivissuto nella viva esperienza di tante persone, con racconti da Madre Teresa alla vita dello stesso autore.
Vincent Nagle, Via Crucis, Fraternità San Carlo, Milano 2020, Stampa pro manuscripto, p.34 s.i.p
a.b.
Giornali on-line
In tempo di coronavirus, molti giornali si rendono reperibili via on-line, e in alcuni casi interrompono la pubblicazione cartacea. Il quotidiano Avvenire, che continua ad arrivare in edicola o per abbonamento, si può leggere gratis nel suo sito. L’Osservatore Romano la settimana scorsa ha interrotto la stampa e si incontra solo on line. Il quotidiano della Santa Sede offre la possibilità di leggere o rileggere tutte le parole del Papa, così dense di significato e di valore nella drammatica circostanza che il mondo sta vivendo. In questi giorni è uscito anche l’allegato mensile «donne chiesa mondo», dedicato alle martiri, alle donne che, dando una testimonianza estrema di fede, non obbedendo a chi pretende l’abiura o l’abdicazione ai doveri cristiani, sacrificano la vita. Una lettura che in questi giorni possiamo mettere in paragone con la dedizione di tanti sacerdoti e suore, medici e operatori sanitari, che danno la vita accanto ai fratelli malati.
a.b.