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Vangelo secondo Matteo 4,18-22

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

I PRIMI

E’ bello ripartire dai primi che hanno incontrato Gesù, come Andrea. La chiamata di Gesù è semplice e audace, la risposta dei quattro pescatori è immediata e totale. Da qui riparte la storia che ha preso dentro la nostra vita. Anche noi vogliamo ‘seguire’ Gesù, entrare nella fila di coloro che lo seguono e lo amano, e diventano suoi testimoni. Da qui inizia un mondo nuovo, segnalato dalle tappe dell’anno liturgico che oggi termina e domani rispunta nuovo.

Vangelo secondo Luca 21,29-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

UN GERMOGLIO

Dove vediamo fiorire un germoglio di vita accanto a noi? Una speranza, una promessa? Un fiore tra i sassi, una zolla d’erba in un terreno arido. Un bimbo in una casa, un gesto di bontà che non ti aspettavi, l’annuncio di una cosa nuova e vera, la sorpresa di un saluto, la gioia di un complimento, la pazienza che qualcuno ha verso di te e la misericordia che ti abbraccia… Uno spunto di vita da riconoscere e dal quale la tua giornata riparte. Come questo Vangelo.

Vangelo secondo Luca (Lc 21,20-28)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

L’ATTESA DI UN MONDO NUOVO

Un gran disastro di occupazioni e di guerre, poi lo sconvolgimento del sole, della luna, delle stelle e di tutte le potenze del cielo: l’esplosione della fine. Tutto questo comincia già ad accadere prima della fine. Ne stiamo facendo esperienza – noi di lontano, mentre altri popoli vengono travolti. Conclusione? La vostra liberazione è vicina! Ci aspettavamo il peggio, e invece la venuta del Signore inaugura un tempo nuovo e un mondo nuovo. Lo attendiamo.

Vangelo secondo Luca 21,12-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

ODIO E APPARTENENZA

Siamo di Gesù e non del ‘mondo’, e questo il ‘mondo’ non lo può sopportare. Quindi elimina i cristiani. In modo violento come Lenin, Stalin, Mao, Hitler e tutta la compagnia dei dittatori moderni che fanno seguito a quelli antichi. Oppure in modo più sottile, emarginando o dileggiando o dimenticando la loro presenza nei posti chiave del potere e nei luoghi pubblici, oltre che nei rapporti personali. Chi appartiene a Gesù con il corpo e l’anima, non va perduto ma si salva.

In ogni lungo viaggio in pullman con una compagnia di amici, è d’obbligo la sosta all’autogrill. La fila alla cassa per l’ordinazione di caffè, bevande e pasticcini si stempera nel giro dei corridoi invasi da montagne di biscotti, cioccolate, vini, pupazzi, aggeggi elettronici e altre diavolerie. Cerchi il tradizionale scaffale dei libri, e non lo trovi più. Sennonché, alla svolta di un angolo, ecco spuntare uno scaffale con degli album cartonati. Tutta roba per bambini? Invece, ecco il titolo di un libro colorato: Antologia delle Poesie di quando si imparavano a memoria. Lo sfoglio… Oh, Valentino vestito di nuovo… La nebbia agl’irti colli… Sparsa le trecce morbide…  Eran trecento, eran giovani e forti… I cipressi che a Bolgheri alti e schietti… Passata è la tempesta… Ei fu… E’ come aprire le cateratte del torrente. La memoria si riaccende e le parole scorrono veloci alzando gli occhi dalla pagina e incespicando qua e là. Non ci sono solo Pascoli e Carducci, Leopardi e Manzoni; ci sono anche Diego Valeri e Ada Negri, Giuseppe Giusti e Gabriele D’Annunzio, ma spuntano anche Orazio e Dante, Poliziano e Petrarca, Ungaretti e Montale e con essi una serie di altri nomi noti e alcuni ignoti. Rimembranze locali o scelte privilegiate dei maestri e delle maestre di una volta, quando era bello imparare le poesie a memoria. E che fatica. C’erano anche le sfide con gli amici, a chi la sapeva più lunga. Questa antologia, che si qualifica come la terza dopo la prima dedicata alle tappe della crescita, e dopo la seconda che seguiva il ritmo dell’anno scolastico, viene dedicata alle quattro stagioni: non solo nella successione del tempo, ma anche nella percezione dell’animo. Non manca all’inizio una nota di orientamento e alla fine alcune pagine di ‘Impronte d’autore’, con brevi biografie degli autori scelti. Un vero godimento.

ANTOLOGIA DELLE POESIE di quando si imparavano a memoria, Edizioni del Baldo, Castelnuovo del Garda 2023; pp 256 € 10,00

“HO TROVATO DIO PERCHE’ ERO FELICE”

Un libro fresco come la vita che racconta. Dorothy Day lo scrive per il fratello John, il più piccolo della famiglia, fermandosi alla grande svolta del 1928, quando si convertì al cristianesimo e ricevette il battesimo. Nata a New York nel 1897, nella stessa città morì nel 1980. Per la prima parte della vita, Dorothy può venire considerata la tipica rappresentante delle donne e degli uomini di buona volontà che sono stati affascinati dal marxismo per il desiderio di soccorrere i poveri, in particolare la classe operaia dei lavoratori, bistrattati in America come nel resto del mondo. Entrando nel merito della ideologia marxista, ella non ne sopportava i principi sui quali si fonda, cioè l’ateismo, la totale abolizione della proprietà privata, la violenza come metodo. Intelligenza vivacissima e carattere intraprendente, fin dai quattro anni è presa dall’attrattiva della lettura: tanti libri, da Le mille e una notte alla Bibbia, e infine tutti i grandi autori riconosciuti in quel torno di tempo, come Scott, Dickens, Stevenson. Quando la famiglia si trasferisce in California, attraverso un’amica entra in contatto con i metodisti; in un successivo trasferimento a Chicago spunta il primo incontro con il cattolicesimo. Varie vicende, nelle quali si immerge con tutta se stessa, la rendono partecipe della condizione operaia, coinvolta nelle lotte per la rivendicazione dei diritti degli operai: lei, cattolica, in combutta con i comunisti! I suoi amici marxisti gridano al tradimento quando nel 1928 lei si fa cattolica, tanto più che aveva avuto un bambino senza essere sposata.                                                                                                                      Eppure è proprio nella fede in Cristo e nella adesione libera e totale alla Chiesa cattolica che Dorothy ritrova la verità di se stessa e vive un’esperienza di felicità. Sorprende sentirla dire di essere certa dell’origine divina della Chiesa cattolica proprio perché questa - nonostante difetti ed errori - ancora permane e vive. La sua è una personalità dirompente, e molte pagine di questo libro lo manifestano con originale profondità. Commuove sul finale la concretezza della sua fede nell’Eucaristia.

Dopo il racconto documentato in questo pubblicazione, la sua vita procede con l’avvio del Catholic Worker, un movimento di impegno sociale che si diffuse ampiamente. Papa Francesco il 24 settembre 2015, nel discorso pronunciato davanti al Congresso degli Stati Uniti d'America, l'ha indicata, insieme a Abraham LincolnMartin Luther King e Thomas Merton, quale esempio degli uomini e donne di quel paese; lo stesso papa firma la prefazione a questo libro. Di Dorothy Day è stata proposta la causa di beatificazione nel 1983; dopo qualche contestazione, è stata riavviata nel 2000. Una donna da conoscere, una cristiana da cui imparare a vivere e professare la fede.

Dorothy Day, Ho trovato Dio attraverso i suoi poveri, Dall’ateismo alla fede: il mio cammino interiore. Libreria Editrice Vaticana 2013 pp 228, € 17,00

ROMANO GUARDINI: L’UOMO NEL MONDO E NELLA STORIA

Stilare un elenco degli interessi culturali di Romano Guardini, e quindi delle sue pubblicazioni, è impresa laboriosa: fede e cultura, teologia e filosofia, arte e letteratura, storia e attualità, tutto lo spettro della condizione umana è oggetto della sua indagine, elaborata e espressa negli anni di insegnamento universitario come visione cristiana del mondo, ‘weltanschauung’. Certo è che il suo interesse si concentra sull’uomo e su tutto ciò che lo costituisce, lo circonda, lo condiziona. Insieme con i numerosissimi scritti, Guardini ha prodotto anche una serie di conferenze, invitato per varie occasioni a trattare temi specifici. Il grosso libro che abbiamo tra mano ne raccoglie un robusto grappolo, con un titolo significativo che esprime la sua tensione per il vero bene dell’uomo. La raccolta è distinta in due parti. La prima riguarda la condizione umana come tale. I temi, di disparato interesse, riguardano il rapporto tra la condizione naturale e lo sviluppo culturale; la ‘teologia del mondo’; la fede, la libertà, il rispetto della vita umana ancora in formazione nel grembo, la domenica, la santità, e infine la possibilità di considerarsi cittadino della propria nazione mentre si va affermando una coscienza europeista. Nella seconda parte l’indagine si allarga al mondo in cui viviamo: pace, dialogo, potere, ambito del servizio e della carità, le nuove frontiere aperte dalla psicanalisi di Freud, la questione dell’idolo e dei nuovi idoli, le problematiche derivanti dal cinema, il persistere della fede nella evoluzione del mondo. Ogni questione è posta da Guardini in un orizzonte più largo, che va dalle radici storiche agli influssi sulla persona e sulla società: il tutto in paragone con la fede cristiana. Alcuni interventi sono particolarmente illuminanti, come il quelli sulla libertà e sulla psicanalisi. Altri risentono dell’usura del tempo, come quello sul cinema. Certamente, dalla lettura dei testi di Romani Guardini non si esce mai come si era entrati; si acquista un nuovo sguardo sull’uomo e una nuova prospettiva sull’orizzonte del mondo e della storia.

Romano Guardini, Ansia per l’uomo, Morcelliana, Brescia 2024.2; pp 470 € 34,00

 

 

 

 SINODO: IL LABORIOSO CAMMINO PER UNA CHIESA CHE SI RINNOVA

Non si tratta di un concilio in incognito, ma di una iniziativa tesa a coinvolgere tutto il popolo di Dio. Il Sinodo della Chiesa Cattolica, inaugurato dopo il Concilio Vaticano II da Paolo VI nel 1965 come assemblea di vescovi, in questi ultimi tempi, per iniziativa di papa Francesco allarga la sua tenda fino a comprendere tutto il popolo di Dio, pur con funzioni diverse e diversa responsabilità dei fedeli. Nell’intenzione di Francesco non si tratta solo dell’ampliamento di una istituzione già avviata. In un suo discorso del 2015 la ‘sinodalità’ viene descritta come ‘una dimensione costitutiva della Chiesa’, cioè un modo di essere e di realizzarsi nel tempo. Sono questi i passaggi descritti dall’autore, un teologo chiamato a far parte della dirigenza del Sinodo. Egli ricorda che, soprattutto a partire dal Concilio di Trento, la struttura e la missione della Chiesa sono andate a concentrarsi nel sacramento dell’ordine e quindi nel compito della gerarchia, lasciando ai margini il resto del ‘popolo di Dio’, il quale semmai veniva chiamato a ‘collaborare’ con preti, vescovo e papa. Sull’onda del Concilio Vaticano II, in questi ultimi decenni è avvenuta la riscoperta del sacramento del Battesimo come ‘sacramento della vita e della missione cristiana’ e principio di uguaglianza fra tutti i fedeli.

Il volume riprende un filo che parte dai tempi della Chiesa, quando i cristiani venivano definiti ‘quelli della via’, gente che si caratterizzava non per un nuovo culto ma per un modo diverso di camminare nelle vie del mondo. L’autore ha buon gioco a evidenziare la condizione del cammino di Dio e del suo popolo, a cominciare dall’Esodo dell’antico popolo ebreo, fino a Gesù che si identifica come Via e ai primi cristiani missionari nel mondo. Con una ricerca attenta e puntuale l’autore riprende poi i testi del Concilio Vaticano II, per evidenziarne sia gli aspetti che si muovono nella nuova prospettiva comunitaria, sia le incertezze che la frenano, e rileva poi i sentieri del passaggio dalla ‘collegialità’ dei vescovi, alla ‘sinodalità’ dell’intera Chiesa. Egli nota che la vita della Chiesa non si concentra nella celebrazione di eventi eccezionali, ma “nell’apprendimento di nuovi modi di ascoltare e di prendere decisioni”. E’ quindi significativo che il tema affidato al ‘cammino sinodale’ in corso sia proprio la ‘sinodalità dell’intera Chiesa’, cioè una nuova modalità nel considerare il rapporto tra tutti i fedeli e di guardare alla missione della Chiesa nel mondo; il dialogo e l’ascolto reciproco ne sono componenti essenziali, come è manifestato anche dalla disposizione dei tavoli nella grande aula Paolo VI dove si svolgono i lavori sinodali.

Nei capitoli successivi viene proposto un tentativo di valutazione circa il lavoro della prima sessione del Sinodo, svolta nell’ottobre del 2023, dove è confluito il cammino precedentemente svolto dalle comunità locali, nazionali, continentali. E’ in atto ‘processo’ che avrà una tappa fondamentale nella seconda sessione che si apre in questo mese di ottobre, ma che è destinato a proseguire nel tempo per dare un nuovo volto e un nuovo cuore all’intera Chiesa, Un cantiere aperto per tutti, dal papa ai vescovi, dai sacerdoti ai fedeli e a tutte le comunità cristiane in missione nel mondo.

Christoph Theobald, Un concilio in incognito? Il sinodo, via di riconciliazione e di creatività, EDB Bologna 2024 pp 194 € 19,00

Angelo Busetto

 

 

Un cammino di scoperta

La strada riaperta da Papa Francesco con la “Lettera sul ruolo della letteratura nella formazione”, datata 17 luglio e resa nota il 4 agosto, è stata già lungamente percorsa da tanti autori, cristiani e non. Esiste una letteratura ‘devota’, che ammanta di devozione e ammirazione la vita dei santi, estraendoli fin nell’infanzia dalle cose del mondo e inserendoli nelle sfere celesti. Esiste la letteratura ‘religiosa’ fatta di testi che mettono espressamente a tema Dio, Cristo, Chiesa e tanti argomenti religiosi. Accanto e oltre i percorsi dichiaratamente cristiani e specificamente religiosi esiste la vasta letteratura che racconta l’essere umano nella varietà dei sentimenti e nella pluralità delle culture, disegnandone la grandezza e la perversione, la caduta e la redenzione. Grandi romanzi e poemi si aprono agli occhi e al cuore in un vastissimo panorama. Per citare alcuni dei testi più familiari, possiamo ricordare la Commedia di Dante e i Promessi sposi di Manzoni, le tragedie di Shakespeare e i Miserabili di Victor Hugo e via in un elenco senza fine. Occorre addestrare l’occhio e la mente per non fermarsi agli aspetti puramente storici o estetici, e giungere a individuare il dramma dell’essere umano in lotta con se stesso, con la società e con Dio. Già molte pubblicazioni, dal passato al presente, hanno illuminato questa strada, accompagnando il lettore verso inesauribili scoperte di umanità e di fede in testi all’apparenza estranei a una prospettiva religiosa. Ancora più efficace diventa la scoperta quando questa viene trasmessa a viva voce a un pubblico di ascoltatori: allora la pagina scritta si arricchisce anche della personalità di colui che la esalta a viva voce. E’ il caso della presente pubblicazione, che rievoca alcuni incontri dal vivo, ancora a disposizione su YouTube. Incontriamo classici come Dostoevskij e i suoi personaggi drammatici, l’Ulisse di Dante e il suo cammino verso l’ignoto, il Barabba di Lagerkvist, Claudel con L’Annuncio a Maria, l’epistolario del contrastato amore di Abelardo ed Eloisa, l’Assassinio nella cattedrale e i Cori da La Rocca di Eliot e altri autori. I personaggi rivivono nella voce vibrante di chi li racconta, aprendo nuovi spazi di comprensione e di emozione.  In questo testo viene riportata anche una serie di schede su altri autori, redatte da questo straordinario comunicatore nel corso dei vent’anni trascorsi come vicario parrocchiale della basilica di San Vittore e come professore di religione al liceo classico Cairoli di Milano. Lo spunto conclusivo dei cenni biografici, permette di riconoscere che il nostro autore percorre le orme di don Luigi Giussani, maestro anche nell’interpretazione degli autori classici.

Don Fabio Baroncini, Tiepidi… mai!. Introduzione ad alcuni capolavori della letteratura cristiana. A cura di Paolo Navotti, BUR Rizzoli 2024, pp 174 e 14,00

Don Angelo Busetto

 

IL VANGELO DELLE DONNE

Nel Vangelo ci sono alcune donne che non hanno nome. L’autore ne individua sette, alcune delle quali vengono identificate con altre segnalate nel Vangelo. Certo non sappiamo il nome della suocera di Pietro, della quale ammiriamo la prontezza nel servizio dopo la guarigione operata da Gesù; né il nome della donna che perde sangue, o della donna dalla schiena curva, o della donna pagana che chiede la guarigione della figlia, o della vedova povera che getta due monetine nel tesoro del tempio. Chi è la donna che bacia i piedi a Gesù, e quella che gli profuma il capo? L’autore evita di identificarle con altre. Il suo intento è guardarle nel loro dramma e nell’azione segnalata dal Vangelo, nell’approccio con Gesù che esse cercano o che Gesù stesso intraprende. Anche noi lettori le osserviamo nel contesto in cui vivono, nei verbi e nei vocaboli che ne esprimono le mosse, nelle considerazioni e nei suggerimenti che l’autore propone, usando con animo aperto e perspicace il metodo della ‘Lectio divina’: una breve preghiera all’inizio e alla fine; un’attenta indagine del testo, un paragone con la vita e infine alcune domande. Veniamo a scoprire, di personaggio in personaggio e di pagina in pagina, un Vangelo nascosto, sorpresi per l’audacia, la semplicità, la determinazione di queste donne, e nello stesso tempo commossi per l’atteggiamento di Gesù e per la strada che egli apre. In un mondo che non dava considerazione alle donne e non riconosceva loro alcun diritto, Gesù le mette in piazza e ne esalta la personalità. Una buona lezione anche per il presente, un esempio concreto di ‘teologia del femminile’.

Renzo Mandirola, DONNE SENZA NOME, Per una riflessione sul femminile nella Chiesa, Tau editrice 2024. Todi, Perugia, pp 172, € 16,00

ANGELO BUSETTO