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Vangelo secondo Giovanni 1,19-28

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

TESTIMONI DI CRISTO

Un po’ come Giovanni Battista, noi che abbiamo già incontrato Gesù come Messia, siamo chiamati a testimoniarlo e a indicarlo presente. Possiamo farlo con umiltà e quasi con ritrosia, coscienti della nostra fragilità. Possiamo farlo con decisione ed energia, coscienti del dono ricevuto. Non siamo soli, ma siamo accompagnati da una schiera di santi, dal principio al presente, come i due grandi amici vescovi e teologi di oggi, che hanno proclamato con intelligenza il Mistero di Dio svelato in Cristo.

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

Vangelo secondo Luca 2,16-21

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

NEL SEGNO DELLA MADRE

E’ bello iniziare l’anno nuovo sotto lo sguardo della Madre del Signore Gesù, Figlio eterno del Padre. Nascendo da Maria, il Figlio di Dio viene ad abitare la nostra casa, entra nel nostro mondo. Nell’anno del Giubileo, si ridesta la speranza che il Signore rimetta i nostri debiti, e che anche noi possiamo condonare debiti di denaro o di altro tipo. Imitiamo Gesù nella via della misericordia verso il prossimo, come personale azione di pace, per costruire un mondo nuovo, una chiesa fraterna.

Vangelo secondo Giovanni 1,1-18

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo  e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue
né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:                                                                                                                  Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

DALLA PROFONDITA’ DEL MISTERO

Dalla profondità della vita di Dio Trinità, il Verbo del Padre, cioè il Figlio eterno, si fa carne e viene ad abitare tra noi, uomo vero, nuovo Adamo principio di nuova umanità. L’evangelista Giovanni nota che ‘i suoi non l’hanno accolto’. Ma tanti altri e anche noi possiamo accoglierlo e in Lui la vita si rinnova: cominciamo a considerarci e anche a vivere come figli di Dio e fratelli: a piccoli passi, inciampando e retrocedendo, ma sempre seguendo Lui.

Mercoledì 1 gennaio 2025

Maria Santissima, Madre di Dio
Giornata Mondiale della Pace:                                        Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace

Introduzione del celebrante
L’anno nuovo inizia sotto lo sguardo della Madre di Dio. Ci affidiamo a Lei affinché interceda per la pace nel mondo e nella nostra vita.

  1. Signore Dio nostro Padre, Ti ringraziamo per il dono del tempo e ti domandiamo: Rimetti a noi i nostri debiti e concedici la tua pace. Dona a tutti i popoli di camminare nella via della fraternità e dell’accoglienza,

Preghiamo: DONA LA TUA PACE, SIGNORE

  1. Signore Gesù, Figlio di Dio Padre, nato da Maria, accompagna il cammino della Chiesa nell’anno del Giubileo. Dona libertà ai cristiani e a tutti i credenti nel mondo,

Preghiamo: DONA LA TUA PACE, SIGNORE

  1. Spirito Santo, nei nostri giorni difficili, metti nel cuore di ogni uomo la semente della speranza e della fiducia, perché rinascano la gioia di incontrarci nelle nostre famiglie e in tutti i rapporti sociali                                                                         Preghiamo: DONA LA TUA PACE, SIGNORE
  1. Santissima Trinità, contemplando Maria Madre di Dio e Madre nostra, ti domandiamo che le famiglie vivano nella fedeltà e nell’amore, con il dono dei figli, la gioia dei fratelli, la prosperità della vita,                                                          Preghiamo: DONA LA TUA PACE, SIGNORE

Conclusione del celebrante
Al Padre, a Figlio, allo Spirito Santo, affidiamo la nostra preghiera all’inizio di questo nuovo anno, attraverso le mani e il cuore di Maria, Madre di Dio. Per Cristo nostro Signore.

NEL SEGNO DELLA MADRE

E’ bello iniziare l’anno nuovo sotto lo sguardo della Madre del Signore Gesù, Figlio eterno del Padre. Nascendo da Maria, il Figlio di Dio viene ad abitare la nostra casa, entra nel nostro mondo. Nell’anno del Giubileo, si ridesta la nostra speranza che il Signore rimetta i nostri debiti, e che anche noi possiamo condonare debiti di denaro o di altro tipo. Imitiamo Gesù nella via della misericordia verso il prossimo, come personale azione di pace, per costruire un mondo nuovo, una chiesa fraterna.

5 gennaio 2025 - Domenica seconda dopo Natale

Introduzione del celebrante                                                                                                    Le letture di questa domenica ci fanno entrare nel mistero della vita divina che il Verbo fatto carne, Gesù figlio del Padre ci dona nel suo Santo Spirito. Ci rivolgiamo al Signore con fiducia.

  1. Signore Dio nostro Padre, che hai donato all’umanità il Figlio Gesù, concedi a tutti gli uomini e le donne della terra la grazia di scoprire la figliolanza con te e di sperimentare la gioia della fraternità,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, Verbo di Dio, fatto uomo e venuto ad abitare in mezzo a noi, donaci di accoglierti presente e vivo nella Chiesa, uniti ai nostri pastori e ai nostri fratelli nella fede,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Spirito Santo, che sei Signore e dai la vita, rinnova il mondo con i Sacramenti, la Parola, la carità. Rendici testimoni del Vangelo davanti a tutti gli uomini, con le parole e con le opere

Preghiamo- ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Santissima Trinità, libera il mondo dalla guerra, sostieni le famiglie, proteggi i bambini e gli anziani, i deboli e i malati; rinnova il cuore delle persone,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante

Padre e Figlio e Spirito Santo, Santissima Trinità nostro Dio, accoglici nella comunione trinitaria, per sperimentare la vita di figli e fratelli. Per Cristo nostro Signore.

FIGLI E FRATELLI

Il Mistero di Dio si fa vicino a noi e si svela attraverso l’incarnazione del Figlio eterno di Dio, Verbo del Padre, che è venuto ad abitare in mezzo a noi, ha vissuto la nostra vita, ha condiviso la nostra morte, e ci dona la sua risurrezione. Il dono di Dio ci viene donato attraverso la Chiesa, il suo annuncio, i suoi sacramenti, la sua vita di fraternità. La figliolanza e la fraternità, che già in qualche modo sperimentiamo, domandiamo di rinnovarle nell’anno del Giubileo della speranza per esserne testimoni nei luoghi della nostra vita.

 

Lunedì 6 Gennaio 2021, Epifania del Signore

Giornata Mondiale dell’infanzia Missionaria

Introduzione del celebrante
Epifania è il Signore Gesù che, riconosciuto dai magi, si manifesta al mondo come Dio e Salvatore. Domandiamo che la stella che ha condotto i magi all’incontro con Gesù illumini tutti gli uomini e conduca a Lui i bambini della terra.

  1. Per la Chiesa, perché l’annuncio di Gesù salvatore, attraverso la voce e la testimonianza del Papa, dei vescovi, dei sacerdoti e di tutto il popolo di Dio diventino per tante persone l’occasione di incontrare la novità del Vangelo,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Per i bambini custoditi nel grembo materno, per quelli che vivono nei paesi percossi dalla guerra e da tanti mali, perché tutti i bambini del mondo siano garantiti nei loro diritti e possano fiorire alla vita,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Per quanti hanno smarrito il senso della vita, per chi cerca una strada buona per sé e per i figli, perché rispondendo al bisogno del cuore possa incontrare i segni che conducono al Signore Gesù,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Per tutte le nostre comunità cristiane, perché l’anno del Giubileo rinnovi in tutti i cristiani la speranza, e rilanci la gioia di vivere, amare, lavorare, incontrare,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
I Magi hanno presentato i loro doni a Gesù insieme con Maria e Giuseppe; noi presentiamo al Signore la nostra domanda di vita e di speranza per il popolo cristiano e per il mondo intero. Per Cristo nostro Signore. Amen

UN NATALE PER TUTTI

Con la festa dell’Epifania, il Natale si allarga a tutta l’umanità, particolarmente ai bambini del mondo. Si rinnova il desiderio della ricerca, la gioia della scoperta di Gesù, lo slancio della missione perché la fede diventi il bene per la vita di tante persone.   La risposta che Dio ci offre non è un discorso, ma una presenza, un incontro: con il suo figlio Gesù presente e vivo nella Chiesa, attraverso la compagnia dei fratelli e sorelle che lo seguono e lo amano. Una storia bella che continua nella vita del mondo.

Mercoledì 25 Dicembre 2024, NATALE del SIGNORE Notte

Introduzione del celebrante

L’oscurità della notte è illuminata con la luce del NATALE DEL SIGNORE GESU’. Andiamo verso il presepio per riconoscere Gesù che entra nella nostra vita e nella vita del mondo.

  1. Signore Gesù, ti ringraziamo perché ancora vieni a nascere tra noi. Donaci di riconoscerti amarti adorarti come gli angeli e i pastori di Betlemme,

Preghiamo: GESU’ BAMBINO SIGNORE, ASCOLTACI

  1. Signore Gesù, ti ringraziamo perché il tuo Natale ci dona il Giubileo della speranza e della misericordia. Sostienici con la guida e la testimonianza del Papa e di tutti i pastori della Chiesa,

Preghiamo: GESU’ BAMBINO SIGNORE, ASCOLTACI

3. Signore Gesù, nato per noi e per tutti, ti domandiamo che il nostro mondo ti riconosca come portatore di pace, di fraternità e riconciliazione tra le persone e le nazioni. Libera i popoli dalla guerra, dalla violenza, dall’ingiustizia,

Preghiamo: GESU’ BAMBINO SIGNORE, ASCOLTACI

  1. Signore Gesù, donaci di accoglierti nelle famiglie, nella scuola, nel lavoro, nella società. Il tuo Natale ci accompagni a vivere nella verità e semplicità, nel perdono e nell’amicizia,

Preghiamo: GESU’ BAMBINO SIGNORE, ASCOLTACI

Conclusione del celebrante

Nella serena letizia del Natale del Figlio Gesù, donato da Maria, ti ringraziamo Padre e ci affidiamo a te come figli e fratelli. Per Cristo nostro Signore.

E’ NATALE

E’ ancora Natale. Gesù è nato: E’ accaduto e ancora accade. Dio, il Mistero infinito e creatore, è ancora tra noi e ancora ci mostra che ci vuole bene, felici per la sua presenza. Non ci accontentiamo dell’aria di Natale: vogliamo che le luci, i canti, i regali ci portino a riconoscere Gesù Salvatore e a   ritrovarci fratelli e sorelle. Accogliendo il NATALE DI GESU’ apriamo il cuore alla speranza e le braccia alla carità; guardiamo al futuro e rinnoviamo le nostre decisioni di bene. Il Natale è vita, nuovo principio di vita.

 

Mercoledì 25 Dicembre 2024, Natale del Signore, Giorno

Messa dell’aurora e del giorno

Introduzione del celebrante

Natale è un giorno atteso e desiderato per la venuta di Gesù Bambino, che assume la nostra condizione umana per donare vita e speranza al nostro mondo affannato e disperso.

  1. Signore Gesù, nato per noi uomini e per la nostra salvezza, ti ringraziamo perché vieni ancora tra noi. Rinnova la nostra fede e la nostra speranza,

Preghiamo: SALVACI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, ti ringraziamo perché tu apri nuovamente la porta santa del Giubileo; dona ai nostri pastori la chiarezza dell’annuncio, l’ardore della carità, la fiamma della speranza,

Preghiamo: SALVACI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, dona a tutti i cristiani la grazia di testimoniare al mondo la tua venuta che porta pace e salvezza. Ti affidiamo le popolazioni colpite dalla guerra, e quelle allonttanate dai loro paesi. Concedici giorni di pace e di riconciliazione,

Preghiamo: SALVACI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, la gioia del tuo Natale entri nelle nostre case, nei paesi e nelle città, rinnovando l’amore alla vita e l’esperienza della fraternità,

Preghiamo. SALVACI SIGNORE GESU’

Conclusione del celebrante

Signore Gesù, portiamo davanti al tuo presepio la nostra umanità e tutti i nostri bisogni e le nostre domande. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

Domenica 29 Dicembre 2024 - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

Introduzione del celebrante

Gesù è nato ed è stato accolto in una famiglia umana: qui ha sperimentato la figliolanza, la familiarità, l’amicizia. A Lui ci rivolgiamo con la confidenza dei fratelli.

  1. Signore Gesù, tu sei nato e hai vissuto in una famiglia umana. Ti domandiamo che ogni famiglia possa godere della presenza del padre, della madre e dei figli, per vivere la verità della vita,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, in quest’anno del Giubileo, ogni famiglia possa partecipare alla vita della Chiesa madre e maestra, con l’accompagnamento dei pastori e la testimonianza degli altri cristiani,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, ti affidiamo tutte le famiglie, quelle povere, senza casa, senza patria, senza lavoro, senza figli. Ti preghiamo perché le famiglie vengano sostenute nei loro compiti e nelle loro necessità dalle pubbliche istituzioni,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù ti affidiamo i bimbi che attendono di nascere, i bambini accolti in adozione, i giovani che crescono e sperano, per gli anziani che vivono in famiglia e quelli ospitati nelle case di cura,

Preghiamo. ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante

Signore Gesù, figlio di Maria e di Giuseppe e Figlio di Dio Padre, rivolgiamo a tela nostra preghiera per il bene di tutte le famiglie del mondo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

NELLA FAMIGLIA DI NAZARET

Gesù è entrato nel mondo sperimentando la vita della famiglia, con padre, madre, parenti. Così è cresciuto uomo tra gli uomini, insegnandoci a vivere come figli di Dio Padre e come fratelli e sorelle. Gesù ha dato nuovo vigore e dignità alla famiglia umana. Le nostre famiglie, vecchie e nuove, possono ripartire da questa origine della vita e dell’amore, riscoprendo il valore dell’uomo e della donna e il dono dei figli.

 

 IV di Avvento, Anno C

Introduzione del celebrante

Mentre siamo così vicini al Santo Natale, accompagniamo Maria che incontra Elisabetta, e affidiamoci al Bambino Gesù che nasce per noi.

  1. Signore Gesù, portato in grembo da Maria e donato al mondo, ti domandiamo la grazia di accoglierti nelle nostre famiglie e nella nostra vita come ti ha accolto Elisabetta nella sua casa,

Preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù ti ringraziamo per la compagnia della Chiesa e per il ministero dei nostri pastori, Papa, vescovo, sacerdoti, che rendono viva la tua presenza in mezzo a noi. Ravviva la nostra fede e la nostra carità,

Preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, ti affidiamo i popoli dilaniati da guerre e contese. Rinnova per tutti il dono della pace e della riconciliazione,

Preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, guarda il popolo cristiano, perché in ogni luogo l’attesa del Natale diventi per tutti segno di Gesù Salvatore, accogliendo il dono del Giubileo,

Preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

Conclusione del celebrante
Con speranza e fiducia poniamo davanti a Gesù che viene la preghiera di tutta la Chiesa e la nostra. Per Cristo nostro Signore.

IL DONO DELL’INCONTRO

Guardiamo l’incontro di queste due madri, l’attesa di questi due figli, Giovanni Battista e Gesù. Occorre silenzio e contemplazione per cogliere il mistero di questo avvenimento, il Figlio di Dio portato in grembo da una donna: Benedetto il frutto del tuo seno. Oggi Gesù è custodito nel grembo della Chiesa, per manifestarsi al mondo attraverso la vita dei cristiani, delle famiglie, delle madri in particolare: vivere la maternità della Chiesa per donare Cristo a familiari, amici, colleghi… Con la semplicità e la chiarezza della fede e della carità. In attesa dell’apertura del Giubileo.

Vangelo secondo Matteo 21,23-27

In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?».
Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

DA DOVE?

Da dove viene l’autorità che Gesù esprime nelle parole e in tutto il suo atteggiamento? Gli avversari intuiscono in Lui qualcosa che supera il livello umano, ma non sono disposti ad accettarlo. E’ la resistenza di cuori chiusi all’evidenza. Gesù non fa concessioni, non si adegua all’avversario. L’unica possibilità per chi lo contesta o lo rifiuta è la conversione, che consiste nel riconoscere i fatti: il Vangelo, le cose e tutto il mondo ci parlano di Gesù.

15 Dicembre 2024, Domenica III di Avvento, “Gaudete”, Anno C

Introduzione del celebrante
La liturgia di questa domenica orienta il nostro desiderio e la nostra domanda verso il Signore che viene e rinnova la nostra gioia per l’attesa di Lui. Affidiamo al Signore Gesù la nostra preghiera fiduciosa.

  1. Signore, nei nostri giorni di turbamento e di distrazione ridesta la nostra speranza; donaci la grazia di volgere verso di te la nostra mente e il nostro cuore, i nostri desideri e le nostre azioni,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, ti affidiamo i nostri pastori che ci accompagnano al Natale: Papa, vescovi, sacerdoti e tanti testimoni di fede e di carità; preghiamo per gli ammalati, gli anziani, e tutte le persone che patiscono sofferenze psichiche e fisiche,

Preghiamo. ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, porta a compimento le speranze di pace nel mondo; dona sollievo ai profughi e a tutte le persone colpite dalla guerra,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù ti domandiamo che nella scuola e in tutti i luoghi dell’educazione e della vita sociale, l’attesa del Natale manifesti nella fede e nella carità i segni della tua venuta nel mondo,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
Dio nostro Padre, ti affidiamo i desideri e le speranze nostre e dell’intera umanità, per arrivare a riconoscere e accogliere il Figlio che tu doni al mondo. Tu che vivi e regni.

INCONTRO AL SIGNORE
E’ una grande grazia incontrare nel nostro tempo qualcuno che orienta la nostra attesa verso il vero Natale di Gesù. E’ una nuova impostazione del cuore e del desiderio, che Giovanni Battista ridesta, anche richiamandoci le opere della giustizia e della carità. Questo ci permette di vivere la vera gioia dell’attesa, nelle nostre case, nei luoghi di lavoro, nella vita sociale. La carità diventa un nuovo respiro per tutti, senza lasciarci soffocare dalla pretesa di tante vuote incombenze. Insieme con uno spunto preciso di carità, troviamo anche uno spazio quotidiano di preghiera.

Vangelo secondo Luca 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

UN’ATTESA BELLA

La promessa di Dio che percorre la storia umana, si riaccende in una casa di Nazaret, nel cuore di una giovane donna: Dio inizia da capo la creazione con Maria, rendendola santa e perfetta, e trasformando in Lei il ‘no’ dell’umanità in un ‘sì’, attraverso il quale il Figlio entra nel mondo. Questa storia ci raggiunge nel Battesimo, ci accompagna e si sviluppa nella Chiesa. Viviamo l’Avvento nella compagnia di Maria e dei Santi, insieme con i bambini delle famiglie e della comunità, attenti alle proposte di vigilanza e carità.

Vangelo secondo Matteo 9,27-31

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

DUE CIECHI

Duce ciechi inseguono Gesù per la strada, fino in casa e gli vanno vicino. Gesù non si accontenta del loro grido, ma domanda un atto di fede in lui. Gesù corrisponde con un miracolo al livello della loro fede. Come questo continua ad accadere? Che cosa noi ancora chiediamo a Gesù? Chiediamo di incontrarlo, chiediamo che faccia compagnia alla nostra vita, chiediamo che compia il nostro destino. Accade per noi secondo la nostra fede.