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UN NUOVO INCONTRO

È così vero l’episodio dei discepoli di Emmaus, da diventare parabola della vita. Delusione e fuga, tristezza e ripiegamento. Non si crede più nemmeno a chi viene a raccontarci la più grande novità della storia: i due pellegrini non credono alle donne che raccontano di avere visto Gesù vivo. È necessario allora che qualcosa riaccada personalmente a te: la misericordia di un nuovo incontro che riaccende il cuore, rivela il senso dei fatti accaduti e spalanca gli occhi. Allora si riparte per la missione della vita. ...continua a leggere "Mercoledì 19 aprile 2017 – San Leone IX papa, 1002-10054"

da www.vaticaninsider

L’ABBIAMO VISTO E UDITO E TOCCATO
Incredibile. Non solo dicono che è uscito dal sepolcro, ma che l’hanno incontrato vivo. A una cosa così possiamo credere solo se la vediamo con i nostri occhi e la tocchiamo con le nostre mani. Come dice l’apostolo più amato, Giovanni: «Quel che abbiamo visto e udito, quello che le nostre mani hanno toccato, lo annunciamo a voi». Che cosa dunque i discepoli di Gesù hanno visto e udito e toccato? Il sepolcro vuoto e il lenzuolo con le bende, ben composti nella tomba come se contenessero ancora il corpo. Hanno visto Lui, Gesù, lo hanno sentito parlare, ha mangiato con loro; è capitato nel chiuso del Cenacolo, sulla riva del lago, lungo la strada. Quanti l’hanno incontrato sono cambiati. L’hanno raccontato e testimoniato: un’ondata che ha raggiunto le spiagge del mondo, fino a lambire la riva del cuore di ciascuno.
Chi si lascia toccare da questo annuncio entra in una nuova corrente di vita. Riconosce i segni della sua presenza, ama in modo nuovo, gioisce e patisce con una nuova speranza. Partecipa alla sua opera di rinnovamento del cuore dell’uomo e di risanamento dei rapporti tra le persone e delle strutture della società. Gli occhi nuovamente lo vedono, e le mani ancora lo toccano. ...continua a leggere "Domenica 16 aprile 2017 – Pasqua di Risurrezione"

AMICI sotto la CROCE
Accanto alla croce di Gesù non ci sono solo soldati e gente nemica e.o curiosa. Ci sono la Madre, le donne, il discepolo amato. Alla fine spuntano due altri amici, Giuseppe di Arimatea e Nicodemo. Sulla stessa fila possiamo metterci anche noi. Oggi possiamo condividere la stessa vicinanza. Possiamo accogliere il gesto di amore di Gesù che consegna se stesso, affida sua Madre a noi, e noi a Lei. Possiamo accompagnare Gesù nel sepolcro, con la certezza rinnovata che Egli risorge. ...continua a leggere "14 aprile 2017 – Venerdì Santo"

CRISTO ALL'OPERA

Quando la liturgia ‘riproduce’ alla lettera i gesti compiuti da Gesù, allora avvertiamo in modo anche sensibile la Sua presenza. Nel Giovedì Santo i ministri della Chiesa ‘riproducono’ non solo le parole e le azioni di Gesù sul pane e sul vino, consegnati agli Apostoli come suo Corpo e suo Sangue, ma anche la lavanda dei piedi, soprattutto dei bambini e dei poveri. Il papa, il vescovo, il sacerdote si piegano nell’azione del servo. La Chiesa è Carità, cioè Amore: il nome stesso di Dio che Gesù ci ha manifestato. ...continua a leggere "13 aprile 2017 – Giovedì Santo"

A CHI ASSOMIGLIARE

Quel Gesù che sei giorni prima della Pasqua va in casa delle amiche Marta e Maria e dell'amico Lazzaro, quanto ci assomiglia? Maria, che si china ai suoi piedi e li cosparge con profumo prezioso in un gesto di amore intenso e rispettoso, quanto assomiglia alle donne cristiane che amano il Signore? Forse anche Giuda, lamentoso e duro di cuore, ci assomiglia. Tuttavia ci consola mescolarci alla folla di cristiani che, con desiderio e affetto, accorrono a vedere Gesù per diventare partecipi della sua salvezza come l’amico Lazzaro. ...continua a leggere "Lunedì 10 Aprile 2017 – Santa Maddalena di Canossa, Verona 1774-1835"

FIGLI E LIBERI
Figli, cioè liberi, secondo l’uso latino e secondo la realtà delle cose. Si diventa liberi seguendo il Figlio Gesù. Rimanendo nella sua parola, conosciamo la verità che ci rende liberi. Il Figlio comunica infatti la verità che Egli ha udita e vista da Dio. Le altre parole, le altre verità, le altre strade, dove ci portano? Solo se ci aprono a imboccare la strada che conduce a Cristo, hanno valore. Doveva essere la strada iniziata da Abramo se ‘quei Giudei’ non l’avessero tradita. E noi? ...continua a leggere "Mercoledì 5 aprile 2017 – San Vincenzo Ferrer, 1350-1419"

CHI SEI?

Fin dove conduce Gesù i suoi interlocutori? Gli chiedono: "Tu, chi sei?". La sua risposta tocca la vetta della rivelazione di Dio a Mosè sul monte Oreb. "Io sono" è il nome con il quale Dio si è presentato a Mosè. Gesù si pone dunque al livello di Dio. Lo si riconoscere dal fatto che Egli compie le opere del Padre, e persino la croce gli darà modo di venire innalzato fino a Lui. Gesù ci trascina nel vortice della sua divinità. ...continua a leggere "Martedì 4 aprile 2017 – Sant’Isidoro, vescovo e dottore della Chiesa, 560-636"

IL SECONDO SEGNO

Il funzionario che domanda e quasi pretende la guarigione del figlio, finisce con il fidarsi della parola di Gesù e, constatando la guarigione avvenuta, crede in lui. Ha forzato la mano al Signore? Anche nel secondo ‘segno’ dopo il miracolo di Cana, Gesù si muove perché sollecitato da altre persone. Per Gesù infatti i segni da riconoscere non sono tanto le opere straordinarie, come i miracoli, ma la sua stessa persona. Un segno che si accoglie aprendo cuore e mente. ...continua a leggere "Lunedì 27 marzo 2017 – Santa Augusta di Serravalle, vergine e martire a.100"