Vai al contenuto

STARE CON GESU’

L’accusa più forte contro Gesù è quella di essere strumento del demonio, come se il principe del male potesse andare contro se stesso. Chi non vuole accettare Gesù, cade spesso nell’assurdo. Gesù agisce invece ‘con il dito di Dio’, cioè mosso dal Padre e con l’aiuto dello Spirito Santo. Egli è ‘più forte’ del demonio ed è entrato nella sua casa, che è il mondo e il cuore dell’uomo, per strappargli le armi del male. Gesù ci chiama a stare con lui, nostra fortezza e salvezza. ...continua a leggere "Giovedì 23 marzo 2017 San Turibio de Mogrovejo Spagna 1538- Perù 160"

CHE COSA PERMANE
Tutto cambia: abitudini, leggi, regole di vita. Cambiano la società, la morale, le persone, le strutture della vita. Cambia il modo di pensare, di lavorare, di sposarsi (o di non sposarsi)… Che cosa rimane? Che cosa è stabile? Gesù non abolisce il passato, ma lo porta a maturazione come una pianta che fiorisce. Non abolisce le leggi ma le rapporta all’uomo, per farlo vivere e crescere. Permangono dunque la carità e i due precetti che la segnalano: amare Dio e il prossimo. ...continua a leggere "Mercoledì 22 marzo 2017 Santa Lea, m. Roma 384"

Primavera nel cuore della fede…

LA GRAZIA RICEVUTA

Quella che il Vangelo racconta in parabola, è una scena triste: colui al quale è condonato un grande debito, non arriva a condonare un debito assai minore. Accade ancora? Accade quella sottile crudeltà – grande o piccola – che ci fa diventare giudici severi e creditori implacabili verso il prossimo? Iniziamo la primavera ripartendo dalla grazia e dalla misericordia ricevuta, come domandiamo nella preghiera del Padre nostro: “Rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”. ...continua a leggere "Martedì 21 marzo 2017, San Nicola di Flue, Svizzera, 1417-1487"

LA CASA DI GIUSEPPE

Ieri, Giuseppe ha lasciato il posto della domenica a Gesù. Per tutta la vita Giuseppe ha fatto posto a Gesù, che la gente riconosceva come ‘figlio del falegname’ e poi ‘falegname’ lui stesso. Dopo il viaggio a Betlemme, dopo la fuga in Egitto, ecco il ritorno a Nazaret: lavoro e famiglia, e Giuseppe non più nominato. Durante la vita pubblica di Gesù, lascia il posto anche alla sposa, Maria. Giuseppe è come i muri della casa, necessari anche quando non vengono considerati: nella sua famiglia e nella Chiesa del figlio Gesù. ...continua a leggere "Lunedì 20 marzo 2017, San Giuseppe"

OLTRE IL POZZO

Alla donna samaritana non bastano i pozzi della Samaria; non bastano i cinque mariti più l'uomo con il quale convive. Incontrando Gesù, la donna scopre Uno più grande e si mette a parlare del tempio, di fede e di adorazione. Si coinvolge in discorsi che noi ‘moderni’ fatichiamo ad afferrare interamente. Di quale tipo è dunque la sua sete? Chi la può soddisfare?
Chi può calmare la fame e la sete di un bambino, il desiderio di un adolescente, l'attesa di un giovane, il bisogno di un malato, le speranze di un uomo maturo, le paure di una persona anziana? Quale pozzo, quale acqua? Quale colle, quale infinito, quale luna e quale stella possono riempire lo sguardo di Giacomo Leopardi? Quale universo corrisponde all'attesa del cuore umano?
‘Né su questo monte né a Gerusalemme’ - in nessuna delle nostre costruzioni - troverà riposo la nostra anima. Al pozzo dove andiamo ad attingere per la nostra sete, ci attende Colui che è Spirito e Verità. Egli ci spalanca il fondo della nostra domanda umana e rivela se stesso come risposta. “Che sia lui il Messia?”, grida la donna: tra le prime persone che hanno riconosciuto Gesù come salvatore di tutti gli ebrei e i samaritani del mondo. ...continua a leggere "19 marzo 2017 – Domenica terza di Quaresima"

Anche per noi, un ritorno alla casa del Padre...

 

RITORNO A CASA

È una parabola immensa, che nemmeno la miriade di commenti riesce a delimitare. I tre personaggi si intrecciano come gli attori di un dramma: il figlio, che sperimenta il gusto salato della libertà; il padre, accogliente con viscere di misericordia; il figlio ‘bravo’, irrigidito nel suo dovere. Gesù descrive questo triplice dramma, per farci ritrovare la nostra stessa immagine di figli accolti e perdonati, e per farci desiderare la bellezza dell’abbraccio di misericordia e della casa ritrovata.  ...continua a leggere "Sabato 18 marzo 2017, San Cirillo di Gerusalemme 315- 387"

LA VIGNA E LA PIETRA

La bella immagine della vigna amata e protetta viene travolta dalla violenza dei ‘vignaioli infedeli’ e assassini. Gesù racconta una parabola che diventa il simbolo della storia dell’umanità e di ogni singola persona. Dio si offre alla nostra libertà, che lo accoglie o lo respinge. Inevitabilmente, la venuta del Figlio Gesù nel mondo e la sua stabile presenza tra gli uomini diventano pietra di inciampo per chi lo respinge e nella stesso tempo pietra d’angolo e fondamento di ogni umana costruzione. ...continua a leggere "Venerdì 17 marzo 2017 – San Patrizio Vescovo, patrono dell’Irlanda, 385-461"

LA PARABOLA FA SCUOLA
Quante cose insegna questa parabola? La prima: impariamo a riconoscere il povero alla nostra porta. Non possiamo aiutare tutti, ma possiamo ‘prenderci cura’ di qualcuno in particolare, in modo continuo con gesti di carità e con la preghiera. Impariamo che ogni condizione umana e ogni azione supera il tempo e raggiunge l’eternità: viviamo dunque in modo che ogni giorno sia un passo verso il paradiso! Impariamo a riconoscere i ‘profeti’ che sono tra noi e che annunciano il senso pieno della vita. ...continua a leggere "Giovedì 16 marzo 2017 Santi Ilario e Taziano martiri, Aquileia 284"

IL CAMMINO DI GESU’

Se Gesù avesse acconsentito alla richiesta della madre di Giacomo e Giovanni, i due avrebbero potuto trovarsi in seguito l'uno alla destra e l'altro alla sinistra di Gesù crocifisso, come i due ladroni. Conviene seguire umilmente la via indicata da Gesù. Pazientemente ogni giorno egli ci conduce alla verità, liberandoci dai pesi inutili e dagli egoismi che ci rinchiudono in noi stessi. Gesù affida il suo commino e il nostro al Padre, per portare a compimento per l’umanità un disegno di vita felice. ...continua a leggere "Mercoledi 15 marzo 2017 – Santa Luigia de Marillac 1591- 1660"