Papa Francesco invita a tenere la Bibbia in tasca, o almeno il Vangelo. Si può aggiungere: almeno la preghiera del Padre nostro: in tasca, nel cuore, sulle labbra. Se ogni mattina usciamo di casa pronunciando questa preghiera, cambia il senso della vita. Cambia la coscienza di noi stessi, ritrovandoci figli e fratelli. Si rinnova il senso di responsabilità di fronte al lavoro e al compito che abbiamo. Rinasce il rapporto con il prossimo, con familiari e colleghi. Cominciamo (ricominciamo!) oggi. ...continua a leggere "Martedì 7 marzo 2017 – Sante Perpetua e Felicita, Cartagine 203"
L’INVITO E LA SEQUELA
In questa chiamata e in questa risposta c’è tutto il cristianesimo: l’invito a un rapporto personale, a una sequela della vita. Levi-Matteo dà testimonianza di prontezza e di fiducia immediata. Per dire sì a Gesù non occorre essere già onesti, né essere già una ‘persona a posto’. Occorre che l’attesa del cuore e il gorgoglio della domanda rendano attenti a una presenza che ci raggiunge nelle circostanze del vivere. Gesù ci incontra dentro la nostra attesa. ...continua a leggere "Sabato 4 marzo 2017 – San Casimiro, Cracovia 1458-1484"
Il digiuno cristiano, in quaresima o in altro tempo, non è solo pratica ascetica di purificazione o mortificazione. E’ gesto di comunione con la passione del Signore, è richiamo a ciò che vale più del cibo, e invito alla carità verso il prossimo. Nel tempo della vita noi cristiani avvertiamo la gioia per la presenza del Signore nella realtà della Chiesa e nel prossimo, e viviamo lo struggimento per la lontananza della sua figura corporea. Digiuniamo o facciamo festa cercando il suo volto. ...continua a leggere "Venerdì 3 marzo 2017 – Sant’Anselmo do Nonantola, m 803"
I PASSI DELLA QUARESIMA
La Quaresima procede in modo deciso. Il Vangelo indica il punto di arrivo: la Pasqua di passione, morte, risurrezione. Il percorso del Signore Gesù rivive nella liturgia della Chiesa e nella vita delle persone. Quella che il Vangelo ci mostra non è una vicenda malamente subìta, ma una strada percorsa nella sequela di Cristo. Tutta la vita è un’altalena di perdita e guadagno: occorre perdere la vita per salvarla; perdere se stessi per ritrovarsi. Ogni giorno è un passo sulla strada che Cristo ci chiama a percorrere. ...continua a leggere "Giovedì 2 marzo 2017 – Sant’Agnese di Boemia, principessa, badessa, Praga 1211-1282"
La Quaresima non gode di buona fama. Evoca penitenze e mortificazioni fuori tempo e fuori moda, intese come limitazioni dell’umano e come restrizioni delle nostre possibilità. Perché digiunare e pregare? Perché perdersi nella carità spicciola, mentre i problemi sono altri? Questo, mentre nutrizionisti e istruttori di palestre costringono a tutte le diete e sospingono ad ogni tipo di esercizio. Se è al fine di ottenere una buona salute e un buon fisico, resistiamo. Se è per acquetare l’anima con un’opera buona da mezzo soldo, ogni tanto ci stiamo. Ma noi cerchiamo di più. Gesù ha passato quaranta giorni nel deserto, digiunando e combattendo le tentazioni di Satana, non per mantenersi in salute, ma per indirizzare il suo corpo e la sua anima a un’impresa grandissima, che avrebbe avuto un enorme impatto negli uomini del suo tempo e in quelli delle generazioni successive. Aveva in mente il Padre e la sua volontà. Da qui è partito deciso. Per che cosa vale la pena ‘sacrificarsi’? Per la famiglia, i figli, gli amici? Certo lo si può fare per un amore grande, come chi offre ogni istante al Dio della vita, addestrandosi – non solo in Quaresima – con la preghiera, il digiuno, la carità. ...continua a leggere "QUARESIMA"
LA PROMESSA SI COMPIE
Dopo il giovane ricco, il Vangelo presenta Pietro e gli altri che hanno seguito Gesù. Che cosa accade alla vita di chi incontra il Signore e lo segue? Accadono una percezione di novità e uno slancio di rinnovamento. La vita umana viene esaltata al centuplo, poiché ogni cosa e ogni avvenimento ci appartengono e servono alla nostra persona. Si risvegliano un nuovo dinamismo e una libertà di affrontare tutto. Inizia realmente a realizzarsi la ‘vita eterna’ che Gesù promette ai suoi. ...continua a leggere "Martedì 28 febbraio 2017 – Santi Macario, Rufino, Giusto e Teofilo, martiri, a. 250"
Il ‘giovane ricco’ è cresciuto, è diventato bravo osservando i comandamenti e corre a buttarsi ai piedi di Gesù. Uno slancio bello, un desiderio spalancato alla totalità della vita e a una felicità senza tramonto. Gesù lo guarda con compiacenza e affetto. Che cosa gli manca? Mollare i suoi beni e seguire Gesù. Dalla concentrazione su di sé, passare allo sguardo fiducioso a Gesù, via di vita e felicità. E invece se ne va via, ripiombando nella tristezza! ...continua a leggere "Lunedì 27 febbraio 2017 – San Gabriele dell’Addolorata 1838-1862"
Camminando tra la gente sulla strada del mercato, si sentono rimbalzare da destra e sinistra spezzoni di discorsi. Si commenta la merce esposta, il mangiare e il bere, le ricette e i pranzi, le questioni di salute, i progetti dei viaggi, i problemi dei figli. Le persone si danno un bel da fare a organizzare la vita, abilissime a scovare problemi in ogni direzione.
Come fare a tenere in mano tutto? Una volta c’era la Provvidenza: quella certa fiducia in Dio, Creatore del cielo e della terra e conduttore delle varie circostanze della vita, che metteva pace al cuore. Alla fine della strada e forse anche nel mezzo del cammin della vita, ci doveva pensare Lui e sicuramente ci stava già pensando, come Padre buono e amorevole. Adesso dobbiamo pensare a tutto noi. Anzi, ci pensano o ci dovrebbero pensare lo Stato, la medicina, la scienza, gli psicologi, forse gli economisti e anche gli avvocati. Al Buon Dio non resta più nulla da fare, se non sorprenderci con i nuovi pianeti che da non so quanti anni luce aspettavano di venire scoperti.
E se al Buon Dio gli dessimo un po’ più da fare?
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