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L’ANTICIPO
Nel cammino della vita, Gesù non ci sostiene solo con la promessa del futuro, ma con un dono presente. Egli ci fa pregustare in anticipo la sua ‘gloria’, donandoci una esperienza di bellezza, di felicità, di compimento. E’ qualcosa che accade mentre viviamo: un avvenimento, un incontro, che ci permette di toccare con mano il realizzarsi delle parole del Signore. Può essere anche la percezione intensa di percorrere una strada buona, lungo la quale niente va perduto di quel che siamo e facciamo, e tutto è salvato dalla sua misericordia. ...continua a leggere "Sabato 6 agosto 2016 – TRASFIGURAZIONE del Signore"

IL DONO DELLA VITA
Non possediamo la vita, così come non ce la siamo data. La vita si consuma comunque e va verso la morte. Solo incrociando Gesù siamo condotti con lui dalla morte alla risurrezione: “Chi perde la propria vita per causa mia, la trova”. Quale timore dunque nel seguire Gesù dentro le circostanze della vita, nella fedeltà alla nostra vocazione, nel dono di noi stessi secondo quanto ci viene richiesto? La risposta di Gesù non arriva solo alla fine dei tempi, ma nella grazia e nella gioia di ogni giorno. ...continua a leggere "Venerdì 5 agosto 2016 – Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore"

FEDE E VITA
Il ripetersi di questo brano evangelico ci suggerisce che non basta dare la risposta di Pietro una volta per tutte. Occorre rinnovarla nelle circostanze della vita. Infatti non è un ‘teoria’ da conoscere e dichiarare, ma un rapporto esistenziale e una sequela. Gesù non va solo conosciuto ma seguito fin sulla via della croce fino alla risurrezione. Lo ricorda con la sua vita il Santo Curato d’Ars. Oggi lo ricorda anche la Madonna dell’Apparizione, che dall’isola di Pellestrina, esattamente da trecento anni, invita a pregare con la Messa, ‘se volemo avere vittoria’. ...continua a leggere "Giovedì 4 agosto 2016, San Giovanni Maria Vianney – Curato d’Ars, 1786-1859"

 

 

LA MOSSA DELLA PREGHIERA

Quante volte nel Vangelo Gesù ci dice di insistere a pregare? L’insistenza dice una necessità forte, non occasionale né superficiale. Dice anche una fiducia grande verso la persona alla quale ci si rivolge. Gesù ci vuole ben coinvolti in quello che domandiamo e vuole spingere in avanti la nostra fiducia. Nella preghiera si incontrano due cammini: Gesù verso di noi, e noi verso di Lui. Alla fine, il risultato non è solo il miracolo, ma la crescita della nostra fede e dell’attaccamento al Signore. ...continua a leggere "Mercoledì 3 agosto 2016, San Pietro di Anagni, m 1105"

 

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parte 1

parte 2

parte 3

CAMMINARE SULL’ACQUA
E’ commovente il tentativo di Pietro di camminare sull’acqua per raggiungere Gesù. Pietro non ha proprio la pazienza di attendere che Gesù completi il cammino sull’acqua; dopo la risurrezione del Signore, Pietro non attende che la sua barca giunga a riva e si butta a nuoto per raggiungere Gesù sulla spiaggia. Si può camminare sull’acqua, si può attraversare il mare della vita in condizioni umanamente impossibili? Si può, per uno slancio di fede e di amore, protesi a Gesù che ci afferra con la sua mano misericordiosa. ...continua a leggere "Martedì 2 agosto 2016 – Sant’Eusebio di Vercelli, secolo quarto; San Pietro Giuliano Eymard 1811- 188"

SILENZIO E CARITA’

Gesù sta di fronte alla realtà e si lascia colpire dai fatti che accadono. Dopo l’uccisione del Battista, che cosa resta se non il silenzio e la preghiera? Di fronte agli attentati che uccidono ‘a caso’ e di fronte al martirio dei cristiani, anche oggi la prima risposta è il silenzio e .la preghiera. Inevitabilmente, segue la carità. La vita continua a muoversi e il bisogno delle persone ci richiama. Gesù coinvolge i discepoli nell’azione di carità. In poche righe, il Vangelo descrive come stare davanti alla vita: silenzio e carità, Dio e il prossimo. ...continua a leggere "Lunedì 1 agosto 2016 – Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Napoli 1696-1787"

IL DIO DELLA FELICITA’

Il Signore non è l’amministratore dei nostri soldi, né il commercialista delle nostre tasse, né l’avvocato delle nostre cause. A lui sta a cuore il nostro vero bene, che non dipende dai ‘beni’, siano soldi o salute o benessere. Rimaniamo sconvolti quando qualcuno ci testimonia la pienezza di felicità che Dio dona attraverso la fatica, la malattia, il dono totale di sé. Allora vediamo realizzata la Sua promessa di vita piena e del centuplo quaggiù. Quale dunque la strada da percorrere? Aprire occhi e cuore per accorgerci come il Padre buono e giusto ci sta accompagnando mentre viviamo… ...continua a leggere "31 luglio 2016 Domenica XVIII durante l’Anno C"