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IL NOSTRO POSTO

Qual è il nostro posto nella vita? Quante volte abbiamo la pretesa di cambiare il posto in cui siamo, perché lo sentiamo inadatto? Spesso non è in gioco solo il desiderio legittimo di migliorare la propria condizione, quanto piuttosto l'orgoglio e l'insaziabilità. Quale posto possiamo desiderare nella vita se non quello che ci è stato affidato, quello che è determinato dalla nostra vocazione e che apre la strada alla realizzazione della nostra vita? Quando riconosciamo il ‘nostro posto’, apriamo il cuore ad accogliere e ospitare altri, senza la pretesa del contraccambio. ...continua a leggere "28 agosto 2016 – Domenica XXII durante l’anno C – Sant’Agostino Vescovo, 354-430"

UN DONO DA FRUTTIFICARE
Potrebbe essere un ‘caso’, certo è che in questi giorni i Vangeli raccontano parabole che considerano il dono della vita, misurano le ore dell’attesa, calcolano il numero dei talenti. Veniamo messi di fronte a un Altro: il re, lo sposo, il padrone. La vita, con tutti i suoi beni, non ce la siamo data noi; siamo chiamati a bene usarla portando frutto. Una vita fragile preziosa: Dio ce la dona ogni giorno come un talento da far crescere fino al compimento del Paradiso. Lo testimonia anche la paziente attesa di Santa Monica. ...continua a leggere "Sabato 27 agosto 2016, Santa Monica, madre di S.Agostino, Algeria, 331, Roma 387"

PRONTI PER LA SUA FESTA
La sorpresa è la venuta dello sposo. Dentro le circostanze della vita, anche quelle drammatiche che sconvolgono i tratti del paesaggio e i contorni dell’anima, noi attendiamo lo Sposo. La sua venuta è la nostra festa. Per questo cerchiamo di essere vigilanti e pronti; ci procuriamo olio a sufficienza, per poterlo riconoscere e accogliere, ed essere introdotti nella sua festa. Che cosa vuol dire? Vuol dire che, anche dovessimo perdere tutto per un terremoto, desideriamo non perdere la fede in Lui e il suo amore, per continuare a vivere contenti. ...continua a leggere "Venerdì 26 agosto 2016 – Sant’Alessandro di Bergamo, sec IV"

PRONTI PER LA SUA FESTA
La sorpresa è la venuta dello sposo. Dentro le circostanze della vita, anche quelle drammatiche che sconvolgono i tratti del paesaggio e i contorni dell’anima, noi attendiamo lo Sposo. La sua venuta è la nostra festa. Per questo cerchiamo di essere vigilanti e pronti; ci procuriamo olio a sufficienza, per poterlo riconoscere e accogliere, ed essere introdotti nella sua festa. Che cosa vuol dire? Vuol dire che, anche dovessimo perdere tutto per un terremoto, desideriamo non perdere la fede in Lui e il suo amore, per continuare a vivere contenti.  ...continua a leggere "Venerdì 26 agosto 2016 – Sant’Alessandro di Bergamo, sec IV"

 

IL COMPITO

Quale patrimonio ci è stato consegnato, quale casa ci è stata affidata? Non facciamo fatica a riconoscerlo: vita, persone, cose. Qualcosa di grande e magnifico; nello stesso tempo, fragile e provvisorio, come la promessa di una cosa più bella, che non abbiamo ancora. Possiamo trattare persone e cose come ne fossimo padroni? Tutto ci richiama a vivere con la responsabilità dei figli e con un sentimento di condivisione con i fratelli. Lo percepiamo in modo più vivo davanti a fatti drammatici – come il terremoto - che ridestano la partecipazione del cuore e delle mani. ...continua a leggere "Giovedì 25 agosto 2016 – San Giuseppe Calasanzio 1557-1648"

DA PERSONA A PERSONA

Il Vangelo ci regala i primi fotogrammi degli incontri delle persone con Gesù. Giovanni e Andrea, il quale lo dice al fratello Simone chiamato subito Pietro; Filippo che incontra Natanaele.Bartolomeo e lo conduce da Gesù. Gesù lo riconosce come buon israelita, e suscita in lui un'immediata adesione. Il passaggio della fede da persona a persona prosegue anche nella nostra vita, nei primi passi con i figli, negli incontri con gli amici, nella missione con tutti. Non si arriva all'altro con dottrine o con regole morali, ma con la testimonianza di un incontro che risveglia la vita. ...continua a leggere "Mercoledì 24 agosto 2016 – San Bartolomeo Apostolo"

GUIDE CIECHE

Gesù ha davanti le guide del popolo: gli scribi e i farisei. Guide effettive e guide morali. Di che cosa erano preoccupati costoro? Della formalità della legge, delle prescrizioni su cibi e vestiti, e dimenticavano i rapporti umani di giustizia e carità. Gesù li stronca. Gesù non abolisce le leggi, ma le fa partire dal di dentro dell'uomo, dal cuore, e le fa ruotare attorno alla giustizia e alla carità. Lasciamoci correggere soprattutto dal modo in cui Gesù agisce. Per lui,tutte le prescrizioni e le leggi vengono misurate e orientate dall'amore alle persone. ...continua a leggere "Martedì 23 agosto 2016 – Santa Rosa da Lima"

LA REGINA

Dopo aver celebrato Maria Assunta, una settimana dopo la guardiamo come Regina. È possibile considerare Maria come Regina, lei, la ragazza di Nazaret divenuta Madre di Gesù? La possiamo considerare Regina proprio perché Madre del Signore Gesù e di noi uomini. Madre e Regina. È’ uno spettacolo quando il popolo cristiano guarda e tratta così Maria. Le case e le strade si riempiono di addobbi, tutta la gente del paese partecipa non solo alle processioni, ma prega e chiede perdono e fa un passo di conversione. Continua ancora ad accadere.... ...continua a leggere "Lunedì 22 agosto 2016 – Beata Vergine Maria Regina"