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MEGLIO FIDARSI

Càpita di lasciarsi sommergere dalle preoccupazioni della vita. OrganizzanDo un viaggio, fosse anche un pellegrinaggio, le preoccupazioni aumentano e possono trasformarsi nella pretesa che genera tristezza. Accade poi di sperimentare che il Signore ci supera con la sovrabbondanza della sua Provvidenza. Le sorprese di Dio invadono la vita e le preoccupazioni svaniscono come la nebbia del mattino. Persino gli inconvenienti che attraversano la giornata aprono la porta a opportunità impreviste e grandiose. Giorno per giorno, momento per momento, conviene fidarsi del Dio che ci ama. ...continua a leggere "Sabato 18 giugno 2016 – San Gregorio Barbarigo vescovo – Venezia 1625-Padova 1697"

IL TESORO DEL CUORE
Il discorso della montagna, che si va sviluppando davanti ai nostri occhi giorno per giorno, arriva decisamente al cuore. Non bastano regole, leggi, comandamenti: alla fin fine tu consisti lì dove il tuo cuore appoggia; tu vai dove riconosci il tuo bene più grande. Non è soltanto un apprezzamento come giudizio di valore, quanto piuttosto il valore di un’attrattiva. E’ un’esperienza straordinaria quella accaduta agli uomini e alle donne che, incontrando Gesù e seguendolo, lo hanno riconosciuto e amato come il tesoro della vita. Sta ancora accadendo. ...continua a leggere "Venerdì 17 giugno 2016 San Ranieri di Pisa Eremita, secolo XII"

L’ORDINE DELLA PREGHIERA

Gesù mette ordine alla nostra preghiera. Si comincia dal punto più alto e più vero e si scende a valle. Come nei comandamenti: si parte da Dio, dal bene più vero, e si arriva al bene più prossimo: se stessi e gli altri. Non è un ordine formale. E’ piuttosto la struttura dell’essere, l’ordine della realtà, che ha un suo principio e un suo compimento. La preghiera insegnata da Gesù con il ‘Padre nostro’ imposta non solo ogni preghiera ma il nostro stesso atteggiamento di fronte alla vita.

...continua a leggere "Giovedì 16 giugno 2016 – Sant’ Aureliano di Arles, vescovo VI sec."

 

DAVANTI A DIO

Gesù raddrizza la posizione del nostro cuore. La questione fondamentale non è la giustizia, o la liberalità, o la ‘devozione’ o la coerenza. Questo tipo di ‘dirittura’ innalza una montagna di autoesaltazione e produce una cascata di invidia. La vera moralità nasce dal rapporto con Dio. Questo rapporto toglie ogni pretesa nei riguardi degli altri e permette al bene di espandersi. E’ una lieta fatica da fare ogni giorno: domandare il giudizio di Dio e insieme la sua grazia. “Cammina davanti a Dio e sarai perfetto” (cfr Genesi 17,1). ...continua a leggere "Mercoledì 15 giugno 2016 – San Vito, giovane martire m.303"

 

UN’ALTRA MISURA

Questa arrendevolezza rispetto a chi ci chiede qualcosa è sorprendente. Abbiamo sempre accanto qualcuno che allarga la nostra misura. Qualcuno che Ci chiede di più, in termini di tempo, di cuore e di cervello. È una buona opportunità per fare quello che non faremmo mai di nostra iniziativa. Il Vangelo e pieno di esempi di questa sovrabbondanza, come il debitore perdonato o il padre che accoglie il figlio scapestrato. Non si tratta quindi di fastidi, ma di occasioni. ...continua a leggere "Martedì 14 giugno 2016 – San Metodio, Patriarca di Costantinopoli, m. 847"

UN PASSO IN PIU’
Ecco un caso nel quale Gesù supera la legge antica. Il prossimo non coincide con gli amici e i vicini. Gesù ne allarga i confini fino a comprendere estranei e nemici. Soprattutto, Egli dilata la misura del cuore dell’uomo, o meglio, la scopre nelle sue reali dimensioni: il Padre celeste infatti ci ha creato con l'impronta del suo stesso cuore. E’ un cammino. Si può cominciare facendo un passo: aggiungendo un metro al miglio che avevamo previsto di compiere. Antonio, santo della Parola e della carità, ci apra il cammino. ...continua a leggere "Lunedì 13 giugno 2016 – Sant’Antonio di Padova 1195-1231"

 

LA DONNA PECCATRICE E LE ALTRE

L’evangelista Luca racconta della donna che ‘ha molto amato’ e riversa ai piedi di Gesù un amore pieno di ammirazione, rispetto e generosità. Gesù contraccambia con altrettanto misericordia. Luca racconta poi delle donne che seguono Gesù con la gioia del loro amore e la magnificenza dei loro beni. Leggiamo questo Vangelo mentre viene reso noto che il Papa eleva a ‘festa’ la memoria di Maria Maddalena: prima testimone della risurrezione e ‘apostola degli apostoli’. Anche il cuore duro di tanti ‘farisei giusti’ come Simeone dovrà lasciarsi scuotere da questa ondata di misericordia.

Vangelo secondo Luca 7,36-8,3

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

 

MARTIRIO E TESTIMONIANZA

La testimonianza dei Santi Martiri Felice e Fortunato ci raggiunge da oltre 17 secoli. Commercianti di Vicenza, subirono il martirio perché trovati a pregare in un bosco vicino al porto di Aquileia. Le loro ossa, - condivise con i cristiani di Vicenza - hanno attraversato la laguna veneta passando per Grado e Malamocco, e mille anni fa furono accolte a Chioggia. Le antiche reliquie acquistano attualità nei nuovi martiri cristiani, e ci invitano ad essere serenamente decisi nel testimoniare la fede in Gesù e l’amore a Lui. ...continua a leggere "A Chioggia, Sabato 11 giugno 2016 – Festa dei Santi Patroni Felice e Fortunato, martiri a. 310"

LIBERACI DAL MALE

Gesù prosegue con decisione l’annuncio della nuova legge. Egli ha di mira la vera libertà, che comincia dal cuore. Incubi e tentazioni aggrediscono e inceppano. Occorre liberare la mente, la fantasia, le azioni. Si parte da un giudizio preciso, riconoscendo i pensieri e le azioni di impurità e di possesso, che ci catturano e ci fanno male. Occorre tagliare. Non si tratta tanto di una rinuncia quanto piuttosto di una apertura alla vita, come quando si toglie un ostacolo perché l’acqua ritorni a scorrere limpida. ...continua a leggere "Venerdì 10 giugno 2016 – Sant’Oliva di Palermo, sec V"