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"Io sono la porta delle pecore".

Il PASTORE e la  PORTA

Il guardiano vigila di notIMG-20160417-WA0010te le pecore che gli vengono affidate da vari pastori. Ogni pastore che arriva, chiama le sue pecore per nome e queste gli si accostano ed escono con lui dal recinto. Il pastore entra ed esce dalla porta. Gesù è porta e pastore. Chi entra attraverso di Lui, mostra di conoscere le pecore. Come pastore le conduce in pascoli abbondanti e sicuri. Nell’Anno del Giubileo entriamo attraverso la Porta Santa e siamo condotti a percorrere territori di vita buona dal Pastore che ci conosce e ci vuole bene.
...continua a leggere "Lunedì 18 aprile 2016, San Galdino, vescovo, Milano 1096-11"

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Nel Giubileo della Misericordia della nostra parrocchia della Cattedrale, siamo entrati dalla Porta Santa accompagnati dal Vescovo Adriano. Abbiamo venerato le reliquie dei nostri Santi Martiri Felice e Fortunato. Al Battistero abbiamo rinnovato le promesse del Battesimo e quindi di fronte al Crocifisso dell'altare maggiore abbiamo riconosciuto nella Croce l'Amore misericordioso di Gesù.                               Un gesto semplice e solenne, convinto e partecipato da molte persone. Ne è seguito un pranzo con alcune persone che frequentano il punto di carità del Mercoledì nella nostra parrocchia. Rendiamo grazie al Signore per il dono della Sua Misericordia che si è manifestata nella grande celebrazione liturgica e nei gesti della fraternità.

 

DA CHI ANDREMO??

Arriviamo al momento della decisione. Non sono tanto le idee di Gesù, quanto la sua stessa persona da riconoscere e accogliere. Possiamo capire tutto e capire subito; possiamo non capire tutto e non subito. Ma Lui è davanti a noi e ci propone la vita piena, la vita eterna. Chi è capace di prometterci come Lui? Noi lo abbiamo già sperimentato risorto e vivo. Da chi altri possiamo andare, di chi altri possiamo fidarci? Come Pietro, al termine di questa settimana e di questo lungo racconto del Vangelo, diciamo: “Signore, da chi andremo?” ...continua a leggere "Sabato 16 aprile 2016 – Santa Bernadette Soubirous 1844-1879; San Benedetto Giuseppe Labre 1748-1783"

"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue..."

CARNE E SANGUE

Arriviamo al punto. Gesù non dice solo: “Io sono il pane della vita”. Egli specifica: “La mia carne è vero cibo, il mio sangue vera bevanda”. Non sono affermazioni evanescenti, ma concrete. Gesù non ci domanda appena di credere in lui e alla sua parola. Egli domanda un'unità con la sua stessa persona, una partecipazione alla sua vita. Ecco come: la sua carne da mangiare e il suo sangue da bere. Roba da cannibali, da antropofagi? Se avremo fede e pazienza di stare con lui, arriveremo fino all'Ultima Cena, e allora vedremo e capiremo. ...continua a leggere "Venerdì 15 aprile 2016 – Sant’Abbondio, 564 circa"

"Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato"

L’ATTRATTIVA DEL PADRE

Come il Padre ci attira? Come Dio ci istruisce? Dio ha costruito il cuore dell’uomo e vi abita dentro in tutte le fibre. Ci ha fatto con desideri e attese, con speranze e prospettive. Occorre ascoltare la domanda profonda e il grido del proprio cuore, non riducendolo alle occasionali malie sentimentali, ma scoprendo quell’inclinazione autentica che ci fa riconoscere il Bene e il Bello quando ci vengono incontro. Questo è il primo modo attraverso il quale il Padre ci attira a Gesù. Poi vengono le mosse misteriose della Sua Grazia… ...continua a leggere "Giovedì 14 aprile 2016 – Santi Tiburzio, Valeriano e Massimo, martiri, Roma 177-229"

"Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me"


Una CASCATA   DI VITA

Il Padre concede tutto al Figlio. Anche gli uomini sono donati dal Padre al Figlio. Che ne farà il Figlio? Il Figlio ci accoglie e ci abbraccia perché non andiamo perduti. Quando vediamo il Figlio e ci affidiamo a Lui, riceviamo il dono della sua stessa vita, una vita piena nel tempo fino all’eternità, che non cede nemmeno di fronte alla morte. Dal Padre al Figlio agli uomini, è una cascata di vita. La vita che circola all’interno della Trinità, con la venuta del Figlio di Dio nel mondo si comunica a tutti gli uomini. ...continua a leggere "Mercoledì 13 aprile 2016 – San Martino I papa e martire m. 655"

"Io sono il pane della vita"

IL PANE E’ GESU’
La prima sorpresa è che Gesù identifica se stesso con il pane: “Il pane di Dio è colui che discende dal cielo… Io sono il pane della vita”. Il pane che ci occorre non è né la manna che scende dal cielo, né il pane del miracolo. Potremmo continuare: né i soldi e tutti i beni del mondo, né alcun’altra persona. Solo Gesù. “E’ Gesù che cercate quando sognate la felicità”, gridava San Giovanni Paolo II ai giovani nel Giubileo del 2000. Dove e come cercare e trovare questo pane? Gesù sta ora per dirlo. ...continua a leggere "Martedì 12 aprile 2016, San Zeno di Verona 300-371; San Giuseppe Moscati 1880 -1927"

TUTTO E’ SEGNO

Tutto è segno e tutto deve essere vissuto come segno che apre a una cosa più grande. Il pane non è solo nutrimento del corpo, ma contiene il senso della vita: la terra, il lavoro, la comunità. Il pane del miracolo con cui Gesù ha sfamato tante persone, è segno di un cibo che dura per la vita eterna. Di questo cibo abbiamo bisogno. Possiamo produrlo noi? Noi abbiamo incontrato Gesù, che ci introduce a riconoscere il pane vero. Anzi lo dona Lui stesso. Come? Lo scopriremo nel Vangelo dei prossimi giorni. ...continua a leggere "Lunedì 11 aprile 2016 – Santo Stanislao, Cracovia 1030-1079"

«Sono io, non abbiate paura!»

LA BARCA NEL MARE

Il passaggio all'altra riva, verso Cafarnao, dove Gesù annuncerà il pane della vita, è laborioso. Nella barca i discepoli sono costretti a vogare per diverse ore, affrontando il mare agitato. Gesù mostra loro una strada nuova e un nuovo modo di procedere: Egli li raggiunge camminando sull'acqua. Quelle imprese che a noi appaiono impossibilI e che ci provocano tanta paura, diventano possibili e addirittura semplici con Gesù. Conviene dunque andare incontro a Gesù, prenderlo sulla nostra barca, o meglio salire con lui nella barca della Chiesa. ...continua a leggere "Sabato 9 aprile 2016 – Sant’Ugo di Rouen, vescovo, m. 730"