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Vangelo secondo Marco 3,31-35

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

PER EDIFICARE LA CHIESA

Quale immagine di Chiesa ha Gesù? Una famiglia di persone – madri e fratelli e sorelle - che, seguendo lui, fanno la volontà di Dio. Un rapporto vivo con Cristo, un’attenzione alle sue parole, una sequela alla sua vita, creano un vincolo di unità che si espande nel mondo, come presenza viva e attraente. Una nuova umanità, un nuovo popolo aperto a tutti. Tommaso d’Aquino, che raccoglie i contributi della filosofia del tempo in unità organica, offre grande contributo alla edificazione della Chiesa.

Vangelo secondo Marco 3,22-30

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

PECCATO CONTRO L’EVIDENZA

Su Gesù viene riversata l’accusa più impossibile, quella di essere lui stesso posseduto dal demonio. Con precisione e audacia, Gesù ne svela la contraddizione. Quando si va contro l’evidenza, è un peccato contro la verità, che non può essere perdonato perché colui che lo compie non ammette la sua devianza. Gesù ci vuole liberi e sinceri di fronte al reale, di fronte al bene e di fronte al male, senza imbrogliare noi stessi e senza farci imbrogliare da satana.

Vangelo secondo Luca 1,1-4; 4,14-21

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

IL MAESTRO CI RADUNA E CI PARLA

Ci accoglie oggi l’inizio del Vangelo di Luca, con la sua attenta ricerca sulla vita di Gesù. Ci parla Gesù come nella sinagoga di Nazaret. E’ un dono grande il Vangelo di Luca e degli altri evangelisti, con la vita di Gesù e la sua parola per noi e per il mondo. Abbiamo desiderio di ascoltare, leggere, capire, vivere la Parola che ci sostiene e illumina nella vicende del mondo: leggiamo personalmente i quattro Vangeli e tutta Bibbia, accompagnati dalla nostra comunità e dall’intera Chiesa.

Vangelo secondo Marco 16,15-18

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

FEDE E AMORE DI PAOLO

Gli Atti degli Apostoli raccontano per tre volte la conversione di Paolo: At 9,1-22; 22,3-1626,12-18. Talmente l’avvenimento fu clamoroso e pieno di conseguenze per la Chiesa: da persecutore e violento a testimone e missionario. Paolo è stato preso da grande amore per Cristo che l’aveva incontrato e cambiato, e da grande passione per la edificazione della Chiesa, segno di Cristo risorto e presente nella storia del mondo. Con la sua vita e le sue lettere San Paolo sostiene la nostra fede.

Vangelo secondo Marco 3,13-19

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

PER IL VANGELO

Dopo i primi dodici, quanti altri ‘apostoli’ Gesù ha chiamato a ‘stare con lui’, ad annunciarlo e a scacciare i demoni? Nella storia non mancano i traditori come Giuda. Altri emergono per santità, intelligenza e intraprendenza. Francesco di Sales diffuse il Vangelo con la parola e gli scritti, proponendo la verità della fede in un periodo di confusione, e aprendo una via di santità nella vita ordinaria e nel lavoro. E’ patrono dei giornalisti e di chiunque sia impegnato nella diffusione del Vangelo.

Vangelo secondo Marco 3,7-12

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

IL FIGLIO DI DIO

Nell’invasione di tanta gente spuntano le voci degli spiriti impuri, persone invase dal demonio, con un atteggiamento tra l’aggressivo e il riconoscimento dell’identità di Gesù, proclamato figlio di Dio; così Marco l’aveva definito all’inizio del suo vangelo e il centurione lo proclamerà sotto la croce. Gesù li fa tacere. Perché? Perché questo riconoscimento gli viene gettato addosso come una sfida. E perché Gesù non è il Messia dei miracoli, ma il Figlio che percorre la via segnata dal Padre.

Vangelo secondo Marco 3,1-6

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

LA LEGGE E LA PERSONA

La controversia sul riposo del sabato diventa il punto più critico del rapporto di Gesù con la legge antica, impersonata dai farisei e tanti loro associati. Si ripetono gli episodi nei quali – per Gesù – il bene della persona prevale sulla lettera della legge, che fin da principio Dio aveva stabilito in favore dell’uomo, e che poi si era ridotta a formalità. In modo indiretto, Gesù attesta che il vero comandamento dell’amore di Dio si esplicita nell’amore del prossimo.

Vangelo secondo Giovanni 2,1-11

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

UNA FAMIGLIA CHE VIVE E SI RINNOVA

Possiamo guardare con fiducia le famiglie del presente e del futuro, o ci lasciamo travolgere dai problemi della vita e dalla mentalità del mondo? Il Vangelo presenta una famiglia in difficoltà già nella festa di nozze. Chi la salva? Gesù, sollecitato da Maria. Ecco da dove ripartire con speranza e decisione. Guardiamo le testimonianze delle famiglie che si amano e sono unite anche in tempi difficili, e tanti sposi santi. Ripartiamo dai sacramenti del Matrimonio, Battesimo, Eucaristia, Confessione, celebrati e vissuti.