Maria ASSUNTA, vigilia, Omelia
l’ASSUNTA chiama…
Quando si avvicinarono i giorni in cui Maria, la Madre di Gesù, stava per partire da questo mondo, gli apostoli, da tutti i paesi in cui erano in missione, tornarono da lei e la accompagnarono nella sua 'Dormizione'.
Ancora Maria raduna tutti i suoi figli - anche me e te e gli amici - nella festa dell'Assunta, martedì 15 agosto.
E' bello ritrovarsi insieme vicino a Lei!
Lunedì 14 agosto. San Massimiliano Maria Kolbe
Vangelo secondo Matteo 17,22-27
In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».
COME GESU’
Possiamo leggere questo Vangelo sullo sfondo della vicenda di Padre Kolbe. Anch'egli è stato consegnato nelle mani degli aguzzini, nell'orrore del lager di Auschwitz. Anch'egli, come Gesù ha pagato una 'tassa' ingiusta e crudele alla violenza dello stato nazista, fino a dare la sua stessa vita. Tuttavia, come Gesù, non è stato semplicemente vittima del potere. Egli è diventato sacrificio liberamente offerto al Padre per il bene dei fratelli.
Omelia Domenica 13 agosto 2017 – XIX del tempo ordinario anno A
13 agosto 2017 – Domenica XIX anno A
I cristiani che si riuniscono insieme nella Messa, raggiunti da Gesù come gli apostoli nella barca sul mare, sono la novità che cambia il mondo.
Vangelo secondo Matteo 14,22-33
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
CAMMINARE SULL’ACQUA
I racconti del Vangelo hanno fatto diventare famosa la barca di Pietro. E’ la barca della pesca miracolosa, realizzata due volte, durante la vita di Gesù e dopo la sua risurrezione; la barca dalla quale Gesù parla alla folla sulla spiaggia; la barca sulla quale Gesù dorme durante la tempesta sul mare; la stessa barca che Gesù raggiunge sul finire della notte camminando sulle onde. Pietro viene coinvolto non solo come proprietario, ma come uno che per Gesù è disposto a …buttarsi in acqua: letteralmente! Mettendosi lui pure a camminare sulle onde, Pietro lancia una sfida a Gesù e lo costringe a svelare compiutamente la sua identità di Figlio di Dio. Perde invece la sfida con se stesso, perché la sua fede – come gli accade ancora nei racconti del Vangelo - non regge alla prova della difficoltà e Pietro comincia ad affondare. La mano e il cuore di Gesù lo sorreggono e lo rimettono in pista, come accadrà ancora sulla riva di quello stesso lago dopo la seconda pesca miracolosa.
Domenica XIX – 13 agosto 2017, vigilia
DIARIO…
- Occasioni d'oro! Quello che il Signore ci dona da vedere e capire è veramente straordinario. Come l'incontro con Nicla, ieri sera, che ha 'letto e pregato' l'icona della Dormizione di Maria. GRAZIE!!
- Un saluto agli amici di Comunione e liberazione che oggi partono per la vacanza do La Thuile.
- La Messa per accompagnare all'incontro con Gesù il grande amico LUIGI DE PERINI: oggi ore 15,30 in Cattedrale
Sabato 12 agosto 2017 Santa Giovanna Francesca de Chantal 1572-1641
Vangelo secondo Matteo 17,14-20
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».
MIRACOLI E FEDE
Davanti alle parole di Gesù, rimaniamo spiazzati. Perché i discepoli non riescono a compiere il miracolo della guarigione dell’indemoniato? Vien da dire che essi non sono abbastanza ‘potenti’. Ma fare miracoli non è una questione di potenza. E’ piuttosto una questione di fede. I miracoli li compie Dio e solo l’unità profonda con Dio apre la strada a riconoscere, accogliere e rilanciare la sua azione di salvezza. Occorre dunque domandare: “Aumenta Signore la nostra fede”.
L‘OASI dell’ESTATE
La festa dell’Assunta è l’oasi dell’estate. In mezzo al caldo, alla distrazione, alla folla e al deserto, ecco spuntare l’oasi. Maria è ristoro, conforto, madre, mare e sole, abbraccio, gioia e pace.
Assunta in cielo, è punto di arrivo della vita, è mano che ti sostiene e cuore che ti ama. Ti ricorda la preghiera, la Messa, la carità, il perdono, la gioia.
Lei è la Madre: ti vuole bene e ti porta a Gesù. Per te, cristiano. E’ tutto!!!!
Invito per te e la tua famiglia:
Oggi Venerdì 11 agosto 2017 ore 21 Cattedrale
PREGHIERA a Maria con le icone mariane presentate da
Nikla Fadelli De Polo iconografa
Martedì 15 agosto 2017 Cattedrale
Festa della Madonna ASSUNTA
ore 10,15 Santa Messa solenne - Altre Messe ore 12 e 18
Viviamo nella fraternità della fede della nostra comunità la Festa della Madre di Gesù e Madre nostra.
Un caro saluto,
don Angelo